
Tante trovate brillanti sono scaturite nei periodi drammatici dei lockdown. Persino un amaro di birra che oggi viene pluripremiato...
Tante trovate brillanti sono scaturite nei periodi drammatici dei lockdown. Persino un amaro di birra che oggi viene pluripremiato dagli esperti del settore. Questa è una storia che nasce a Pederobba, provincia di Treviso, ai piedi delle Prealpi bellunesi, dove quelli di 32 Via dei Birrai nel 2020 pensavano di lanciare un nuovo prodotto: distillato, di birra ovviamente, perché 32 è un gran birrificio veneto che gioca le sue carte sul binomio vincente qualità artigianale e approccio industriale che garantisce il controllo dei processi. "Andammo con l’idea dal nostro distillatore di fiducia, Genziana Distillati di Crespano del Grappa – racconta Alessandro Zilli, che con Loreno Michielin e Fabiano Toffoli ha creato l’avventura di 32 –. Ci dissero: “Ma è un peccato distillare la vostra birra, è troppo buona! Vi consigliamo semmai di produrre amaro di birra“. Detto fatto, il risultato: amaro di birra 32 Via dei Birrai che ci ha entusiasmato". L’etichetta gioca col nome stilizzato A+B, ossia “amaro + birra”, in classica bottiglia da birra da mezzo litro. A rimanerne entusiasti i clienti che esauriscono sempre la produzione e gli esigenti giudici di Mixology Experience, visto che bartender.it ha incoronato Ambedue di 32 agli Amaro Awards, come “Best Idea Concept” e “Best Amaro”.