
Il più grande parco termale di Milano
Milano – Dalla tradizione alla modernità, il più grande parco termale di Milano aprirà l’1 aprile sulle ceneri delle scuderie De Montel: 16mila metri quadrati di spazi relax, dieci piscine termali, aree wellness, diverse aree relax. Il consigliere delegato di Terme & SPA Italia Antonio Samaritani, svela basi e prospettive del progetto. "Il termalismo rappresenta una risorsa imprescindibile, che tutta l’Europa sta riscoprendo", ha detto alla Bit il presidente di Terme&SPA Italia, Massimo Caputi.
Qual è il segreto di questo ritorno? Qualcosa oltre la mera ricerca di relax dai tempi moderni sempre più frenetici?
"Il termalismo sta vivendo una vera rinascita grazie alla capacità di coniugare due necessità dei nostri tempi: da una parte la ricerca di benessere psicofisico e dall’altro il privilegiare scelte di vita sostenibile che nel campo della salute portano a rivalutare le proprietà curative e terapeutiche della vera acqua termale, ricche di minerali e proprietà curative. Questo il motivo della riscoperta delle terme in Italia e in Europa. Il progetto di De Montel Terme Milano vuole rispondere in modo innovativo a questa tendenza, offrendo ai clienti un luogo che per bellezza architettonica, per criteri di progettazione con materiali ecosostenibili, per attenzione all’impatto ambientale con oltre 3.500 nuovi alberi e l’uso di vera acqua termale estratta a 396 metri di profondità, risulta unico nel suo genere".
Come è nata l’occasione e l’idea di creare la struttura?
"L’idea di creare il più grande parco termale urbano nelle ex scuderie De Montel è nata dall’integrazione di valori storici e innovazione sostenibile, promossa dal bando “Reinventing Cities“. Questa iniziativa, supportata da Comune e rete C40 Cities, mirava a trasformare spazi urbani degradati attraverso soluzioni ecocompatibili e innovative. Le scuderie, realizzate negli anni ’20 dall’architetto Vietti Violi per la famiglia De Montel, rappresentavano un tesoro architettonico dimenticato. Attraverso questo progetto di riqualificazione conservativa, abbiamo potuto non solo restaurare e preservare il patrimonio storico, ma convertirlo nel più grande parco termale urbano d’Italia. La trasformazione ha non solo rivitalizzato un’area abbandonata, ha rafforzato il legame con la comunità locale, rendendo il benessere termale accessibile a tutti i cittadini e contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla vivibilità di Milano".
L’accesso sarà “popolare“ anche con formule scontate o si punterà all’esclusività?
"La missione di De Montel è di rendere il benessere termale accessibile a tutti. Senza venir meno agli elevati standard di qualità e nella gestione del cliente, stiamo lavorando per offrire diverse formule tariffarie, inclusi pacchetti scontati e promozioni stagionali, per garantire che le strutture siano di ampia accessibilità".
Quanti visitatori puntate ad avere nel primo anno di attività a Milano?
"La struttura è molto grande, circa 16mila mq, può ospitare diverse centinaia di visitatori. Nel nostro primo anno di attività, più che a numeriche importanti puntiamo a cambiare il paradigma dell’offerta in città diventando punto di riferimento per tutte le generazioni e per i cittadini di Milano, dell’area intorno e dei tanti turisti che per svago o lavoro si trovano di passaggio. De Montel non sarà solo parco termale urbano, ma luogo di incontro tra benessere, arte e cultura, grazie alla straordinaria cornice naturale e architettonica in cui è inserito. La sua identità si costruirà attraverso un’offerta trasversale, capace di attrarre pubblici diversi, dai più giovani fino a chi cerca un’esperienza di rigenerazione completa. L’obiettivo è far diventare De Montel un punto di riferimento per progetti multidisciplinari, in cui salute e benessere si intrecciano con la creatività e la socialità, rendendolo uno spazio unico".
I punti di forza di questa struttura?
"Prima di tutto abbiamo l’acqua termale, punto di forza fondamentale. La nostra acqua è estratta da un pozzo artesiano a 396 metri di profondità, unica nella metropoli per le sue proprietà curative e minerali, ideale per trattamenti balneoterapici, specialmente per affezioni dermatologiche. Poi, un’attenzione per l’ambiente e la sua armonia: oltre 3500 alberi che arricchiscono parco e corte esterna, trasformando il sito in un’oasi verde nel cuore di Milano, recuperiamo le acque piovane per l’irrigazione e usiamo materiali eco-compatibili. Infine, il parco termale è inserito in un contesto architettonico unico. Le complesse operazioni di restauro avvenute sotto la supervisione della Sopraintendenza delle Belli Arti ha puntato a valorizzare il patrimonio storico delle ex scuderie riportando al passato splendore un capolavoro del liberty perché siamo convinti che anche il bello e la cura del bello generi benessere".
Quale sarà il prossimo progetto? Su Milano, in Lombardia o altrove?
"Milano rappresenta per noi un passo fondamentale nello sviluppo di un nuovo concetto di termalismo urbano, capace di coniugare benessere, salute e qualità della vita. Siamo completamente concentrati su De Montel, un progetto che vuole restituire alla città un gioiello dell’architettura Liberty con una nuova destinazione d’uso, trasformandolo in un luogo simbolo di uno stile di vita sano e consapevole. Guardiamo al futuro con attenzione, esplorando altre opportunità nelle grandi metropoli, ma oggi il nostro impegno è rivolto a rendere questo parco termale un punto di riferimento per Milano, non solo dal punto di vista del benessere, ma anche come spazio che valorizza la cultura, la socialità e una visione sostenibile del vivere urbano".