La Rotonda di Baranzate un modello di integrazione

Unità / Un sorprendente scorcio multiculturale alle porte di Milano, rappresentato da via Gorizia

Operatori e volontari contribuiscono all'integrazione

Operatori e volontari contribuiscono all'integrazione

Chi arriva a Baranzate da Milano e prosegue sulla Varesina non presta attenzione a ciò che vede. Il paesaggio è quello tipico dell’hinterland: capannoni, palazzoni anni ’50, centri commerciali. Ma se si svolta a destra, in via Gorizia, ci si ritrova in quello che è a tutti gli effetti un mondo in miniatura: ke-bab, bar cingalesi, market rumeni… tutto in pochi metri. Ed è proprio via Gorizia che racconta al meglio l’identità profonda di Baranzate, il comune più multietnico d’Italia: su 12.000 abitanti, 1 su 3 è nato all’estero, per un totale di 80 etnie. Inevitabilmente, la confluenza di una tale quantità e varietà di culture in meno di 3 km² ci interroga. Laddove le lingue parlate e i retroscena sono così tanti e diversi fra loro, si può riunire la cittadinanza attorno a una visione comune? E se ciò è possibile, quali strumenti possono garantire che questa coesione duri? Sono domande rese più stringenti dal contesto specifico della periferia, dove la paura e la mancanza di radicamento e di una progettualità condivisa possono causare isolamento e ghettizzazione. È da queste premesse che nel 2010 inizia la storia de La Rotonda, fondata come associazione di promozione sociale e diventata Fondazione nel 2025. Nata per promuovere iniziative a carattere sociale, educativo, formativo e lavorativo nel Quartiere Gorizia, La Rotonda ha saputo istituire un terreno condiviso per le comunità che gravitano sull’intero comune, offrendosi come punto di riferimento per le esigenze dei baranzatesi di ieri e di oggi. Negli anni questo terreno si è consolidato, rendendo sempre più La Rotonda un luogo non solo di risposta ai bisogni, ma anche di promozione delle risorse. Le risorse, sì. Perché nell’operato della fondazione è intrinseca la visione di Baranzate come luogo di ricchezza, oltre la superficie di degrado che colpisce a un primo sguardo. E guardare oltre è servito: da luogo malfamato, negli anni Baranzate si è trasformata in un laboratorio vivente per la costruzione di una società più integrata e virtuosa, nonché di un’identità ricca e inclusiva. I doposcuola, la rete interculturale, l’housing sociale e il sostegno economico e al lavoro, il supporto alimentare erogato con l’Emporio della Solidarietà sono fra i pilastri che supportano questa continua evoluzione. La Rotonda ha vinto la scommessa dell’integrazione? Sarebbe semplicistico pensarlo, e anche un po’ irresponsabile. Quella di Baranzate è una ricchezza fragile, che ha bisogno di cura costante. Ed è proprio per questo che operatori, volontari e sostenitori contribuiscono ogni giorno a preservare questa ricchezza, con dedizione e pazienza, mettendoci la faccia. Ma chiunque può fare la differenza, mettendoci la firma e destinando il 5x1000 a Fondazione La Rotonda ETS. Questo sosterrà le persone che operano sul campo, contribuendo a tutelare un territorio e a preservarlo per le prossime generazioni, nell’ottica di un futuro sempre più integrato. Un’opportunità per fare una grande differenza con un gesto semplice.