Dopo tre mesi di crescita, le intenzioni d’acquisto degli italiani tornano in calo dell’1,1% rimanendo sui livelli più elevati del 2024 ma comunque tra i bassi più degli ultimi due anni. Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic di ottobre anche l’incertezza dello scenario internazionale influisce sulla propensione all’acquisto: dopo l’inflazione, che rimane sempre la prima preoccupazione per il 55% del campione, il timore per gli impatti delle guerre in Ucraina e Medio Oriente (40%) ha superato quello per il calo del potere d’acquisto (39%) e per i cambiamenti climatici (37%). "Preoccupa un po’ meno l’inflazione e il calo del potere d’acquisto – osserva Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – ma quasi sei italiani su dieci continuano a dichiararsi poco fiduciosi in un miglioramento della situazione attuale. Uno scetticismo verso il futuro sul quale continua a pesare una percezione negativa della situazione economica familiare: nonostante un miglioramento rispetto a settembre, il 40% delle famiglie descrive la propria situazione economica come molto (7%) o abbastanza (33%) problematica".
EconomiaInflazione e guerre. Pesa lo scetticismo verso il futuro