Il Sondrio senza paure si prepara al campionato

Calcio, Promozione. La formazione del “patron“ Michele Rigamonti oggi a Colico per il ritorno del turno di Coppa Italia dopo il ko dell’andata

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A Colico senza paura ma anche senza pressioni. Sconfitta 2-1 all’andata, al termine di una partita giocata benino, la Nuova Sondrio Calcio del presidente Michele Rigamonti scenderà in campo oggi alle 17 sul campo della Colicoderviese nel ritorno del 1° turno della Coppa Italia di Promozione. Per superare il turno la squadra di Luca Colombo deve quindi vincere con due gol di scarto, impresa difficile ma non impossibile, mentre alla Colicoderviese, squadra più esperta, potrebbe bastare un pari. La Coppa per il team sondriese, “creato” dal nulla questa estate e in ritardo di condizione per svariati motivi, non è mai stato un obiettivo stagionale, ma un bel palcoscenico per rompere il ghiaccio in vista del via della stagione "della rinascita". Quella a Colico sarà una sorta di prova generale ad una settimana dal debutto in campionato che avverrà domenica 19 in casa contro l’Olgiate Aurora, con inizio ostilità alle 15.30. Intanto la dirigenza, in particolare il ds Alberto Meleri, ha completato un lavoro titanico, mettendo in piedi da zero la prima squadra, la juniores, l’Under 18 e gli Allievi.

E Tiziano Togni, responsabile tecnico, sta lavorando, con Carlo Invernizzi, per allestire le squadre che incominceranno a giocare nei campionati provinciali. Ritornando al match, oggi Colombo vorrà vedere un miglioramento da ogni giocatore e reparto. La squadra si è allenata bene, macinando km agli ordini del preparatore atletico Gatti. Due le novità importanti, una tecnica e una dirigenziale. A rimpinguare il settore dei centrali difensivi è arrivato Vincenzo Politano che ha incominciato ad allenarsi e che sarà disponibile presumibilmente alla prima di campionato. Un altro bel colpo per il Sondrio che a livello dirigenziale ha inserito, nel reparto della direzione sportiva, l’ex capitano Loris Barri che è entrato in società e darà il suo contributo. Fulvio D’Eri