Sondrio, Moratti in visita negli ospedali ma Trabucchi prevede altre batoste

L’assessore: "Abbiamo grande attenzione per la sanità locale". L’avvocato: "Non è bastato il ko elettorale per il Morelli"

L’assessore regionale Letizia Moratti affiancata dal dottor Claudio Barbonetti

L’assessore regionale Letizia Moratti affiancata dal dottor Claudio Barbonetti

Sondrio - L’assessore Letizia Moratti, in Valtellina per inaugurare alcuni reparti all’ospedale di Chiavenna e strumentazioni a Sondrio, ha ribadito l’impegno di Regione Lombardia verso la sanità valtellinese e quella cosiddetta di montagna. Ma per il comitato Morelli Autonomo è solo una mossa elettorale, un teatrino. La vicepresidente e assessore al Welfare, venerdì è stata prima all’ospedale di Chiavenna, dove sono stati inaugurati il "Centro per i disturbi cognitivi e le demenze" e il "Nuovo modello di organizzazione della Medicina generale". Quest’ultimo, rivolto a tutti i medici di Medicina generale per la sperimentazione di medicina di gruppo, sostenuta da una apposita cooperativa di medici di base, si fonda principalmente sull’attivazione di due attività. Nello specifico, di un centro servizi - call center per il primo contatto dell’assistito con la medicina territoriale e sul supporto infermieristico per la gestione in particolare del paziente cronico, oltre che per le piccole emergenze. Successivamente, ha visitato l’Unità Operativa complessa di Medicina Nucleare e Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Sondrio e ha inaugurato angiografo, tac e nuovo acceleratore lineare, strumento fondamentale per la radioterapia. L’Unità complessa è un punto di riferimento riconosciuto del territorio e nel 2021 ha eseguito 15.573 esami di diagnostica, tra cui 11.980 ecografie e 3.593 esami di Medicina nucleare; con 10.016 prestazioni di radioterapia.

«Su questo territorio - ha affermato - voglio ribadire l’importanza della nostra riforma sanitaria. Abbiamo grande attenzione sia per il rafforzamento delle cure primarie e della medicina territoriale, sia per gli ospedali, investendo in strumentazione moderna, in grado di accorciare i tempi delle diagnosi e di fornire le terapie con maggiore accuratezza. Solo con questo modello sinergico è possibile offrire ai cittadini risposte concrete e modulate secondo i bisogni. Nell’ultimo triennio abbiamo investito 18 milioni di euro sui presidi ospedalieri della Valtellina e, attraverso i fondi del Pnrr, prevediamo l’arrivo di altri 6 macchinari moderni per oltre 3 milioni di euro. A questi si aggiungono oltre 20 milioni per la creazione di 12 strutture territoriali di cui 2 Case di Comunità e un Ospedale di Comunità già funzionanti. Guardiamo alla Valtellina con grande attenzione e continueremo a investire per migliorarne l’offerta sanitaria". Di altro avviso Ezio Trabucchi, presidente del Comitato Morelli Autonomo. "Questa delle inaugurazioni è una farsa nella speranza di recuperare consenso elettorale alle prossime elezioni regionali – dice -. Naturalmente l’ospedale Morelli è "tema scottante" ed è bene evitare, per la "nostra" Moratti, la constatazione della devastazione del presidio sondalino. Ricordiamo che la giunta regionale ha approvato da poco il Poas, il piano aziendale della nostra Asst che continua nell’opera di smantellamento del Morelli. Da parte loro le istituzioni locali osservano e partecipano per un effimero momento di gloria. Non è bastata una batosta elettorale, ne servirà un’altra fra pochi mesi, ma per la sanità di montagna è la fine".