Salini Impregilo rileva la Cossi Costruzioni con l'aiuto della Banca Popolare di Sondrio

Lo scopo è il rilancio della storica azienda valtellinese che conta 170 dipendenti e ha realizzato, tra l’altro, anche la nuova Statale 38 a Morbegno.

Il dg Mario Alberto Pedranzini e il presidente Francesco Venosta

Il dg Mario Alberto Pedranzini e il presidente Francesco Venosta

Sondrio, 3 aprile 2019 - Salini Impregilo ha acquisito la maggioranza di Cossi Costruzioni da Società Italiana per Condotte d'Acqua, oggi in amministrazione straordinaria. L'accordo prevede che Salini Impregilo arrivi a detenere il 63,5% dell'azienda, che manterrà nell'azionariato la famiglia Cossi e la Banca Popolare di Sondrio, entrambe col 18,25%. L'operazione prevede la ricapitalizzazione della società valtellinese da parte delle banche attraverso la rinuncia alla maggior parte dei propri crediti, per un valore di 24 milioni, a cui si aggiunge un prestito di 12 milioni da parte di Salini Impregilo per mettere in sicurezza le operazioni correnti e finanziare temporaneamente il capitale circolante netto. Lo scopo è il rilancio della storica azienda valtellinese che conta 170 dipendenti e ha realizzato, tra l’altro, anche la nuova Statale 38 a Morbegno. Tra le opere più significative realizzate dal gruppo, che ha clienti come AlpTransit San Gottardo, ci sono il ripristino del Traforo del Monte Bianco dopo l'incendio e più di recente la 'Variante di Morbegnò in Valtellina. 

La Banca Popolare di Sondrio è stata protagonista di un’operazione che prevede la ricapitalizzazione della Società da parte delle banche tramite rinuncia alla maggior parte dei propri crediti, per un valore di 24 milioni, a cui si aggiunge un prestito di 12 milioni da parte del Gruppo Salini Impregilo per mettere in sicurezza le operazioni correnti e finanziare temporaneamente il capitale circolante netto. L’operazionecostituisce un esempio concreto di come l’istituto di credito intenda interpretare attivamente e con lungimiranza un ruolo consolidato di banca del territorio, allo scopo di salvaguardare un asset imprenditoriale importante per la Valtellina, anche a livello occupazionale, e con esso le proprie ragioni di credito.