Bonus edilizia, Confartigianato: "No alle frodi, ma la legge blocca le imprese"

Lo stop alla cessione multipla dei crediti fiscali secondo Confartigianato paralizza gli investimenti

Gionni Gritti, presidente di Confartigianato

Gionni Gritti, presidente di Confartigianato

L’articolo 28 del decreto legge “Sostegno ter“ va stralciato perché limitando a una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali per l’utilizzo dei bonus edilizia ha di fatto paralizzato gli investimenti e l’occupazione delle imprese e le prospettive di ripresa del settore delle costruzioni. Questo, in breve, è quanto ha chiesto Confartigianato all’audizione in Commissione bilancio del Senato sul decreto legge Sostegni del 27 gennaio.

"Il condivisibile e doveroso intento di contrastare le frodi che ha ispirato l’articolo 28 – sostiene Confartigianato – va perseguito con efficaci attività di controllo. La stretta sui crediti fiscali, invece, non fa altro che bloccare uno dei settori che sta garantendo investimenti e lavoro e che contribuisce alla transizione green. Gli effetti negativi delle continue modifiche normative ai bonus edilizia si stanno già vedendo con la riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione: a gennaio ammontano a 1.563 milioni, un valore praticamente dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021 (che aveva segnato un +87,5% rispetto a novembre 2021). Sono a rischio le 127mila assunzioni previste dalle imprese delle costruzioni nel primo trimestre di quest’anno". In alternativa allo stralcio dell’articolo 28, Confartigianato indica alcune proposte. Sul fronte delle misure del decreto legge Sostegni ter per contenere il caro-energia, Confartigianato, pur apprezzando l’impegno del Governo, sollecita tuttavia interventi di riforma strutturale della bolletta elettrica per redistribuire il carico degli oneri in bolletta, eliminando gli assurdi squilibri che oggi penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni tra cui quelle agli energivori.

"Confartigianato Imprese Sondrio ha sensibilizzato i parlamentari locali, ha interessato il prefetto e approntato una massiccia campagna di sensibilizzazione e di comunicazione accompagnata dall’affissione di alcuni manifesti nei principali centri della provincia – comunica Confartigianato Sondrio – I manifesti non riguardano solo la questione dei bonus ma anche quella del rincaro delle materie prime e dell’energia. Questi rincari mettono in difficoltà le imprese, i privati cittadini e in alcuni casi anche gli appalti delle Amministrazioni pubbliche. Il richiamo al rincaro dell’energia elettrica ha lo scopo di sensibilizzare gli enti locali affinché prevedano bandi per la concessione di contributi in conto esercizio alle imprese. Iniziativa quest’ultima che alcune Amministrazioni, proprio su richiesta di Confartigianato Imprese Sondrio, hanno già attivato da diversi anni".