Val di Mello, bufera sul nuovo sentiero

Ruspe e dinamite per realizzare il tracciato per disabili. Merizzi: "Irrazionale"

Esursionisti in Val di Mello

Esursionisti in Val di Mello

Sondrio, 6 marzo 2019 - Non si placano le polemiche attorno al progetto di un sentiero da trekking attrezzato per disabili nell’area naturalistica della Val di Mello, in Val Masino. Il progetto, ipotizzato da Ersaf, consiste in una manutenzione – ordinaria e straordinaria – del sentiero già esistente, sulla sponda orografica sinistra della Val di Mello. Una delle finalità è quella di rendere il tracciato accessibile anche ad anziani e persone disabili. Il progetto – che verrà presentato all’amministrazione comunale nella sua variante esecutiva entro la fine di marzo – prevede alcuni interventi straordinari, tra i quali la sostituzione di tutte le passerelle ed i camminamenti – attualmente realizzati in tronchi grezzi – che permettono di superare torrenti, ruscelli ed avvallamenti del sentiero, al fine di consentire il transito anche ai soggetti maggiormente fragili.

La preoccupazione, espressa da più parti, è che gli interventi in programma possano andare a snaturare l’essenza stessa di un sentiero che, nell’ottica di una riserva naturale, deve avere il minor impatto possibile con l’ambiente nel quale è immerso. Particolari polemiche sono scaturite dall’ipotesi che il tracciato, in alcuni punti – in particolare nei passaggi tra massi, per loro stessa natura impervi e stretti – possano venire allargati tramite l’utilizzo di ruspe, fino a trasformare un sentiero alpino in qualche cosa di molto simile ad una pista. Ad essere fortemente critico nei confronti del progetto – la cui realizzazione richiederà circa 400mila euro – è la storica guida alpina della Val Masino, Jacopo Merizzi: «Questa – ha sottolineato – è un’idea nata a tavolino, senza nessuna conoscenza del posto, della situazione, della sua storia. Un percorso per disabili potrebbe essere compatibile con un parco cittadino ma non ha nulla a che vedere con una riserva naturale, nella fattispecie la più importante riserva naturale della Lombardia. Da quando la riserva della Val di Mello è stata istituita, 10 anni fa, ci siamo impegnati a fondo per rendere l’area il più naturale possibile, limitando al massimo la presenza di escursionisti e turisti – cresciuta esponenzialmente, ed in maniera inattesa, negli ultimi anni. La Val di Mello è bella così com’è, senza nuovi irrazionali percorsi. Ersaf e Riserva dovrebbero pensare a come ridurre e a qualificare il turismo che in Valle sta assumendo proporzione devastanti».

A far preoccupare sull’effettiva utilità del sentiero anche la sorte nella quale è incorso l’analogo percorso per non vedenti allestito, due anni fa, nella località dei Bagni di Masino – a pochissimi chilometri dal tracciato in questione – che versa nel quasi più totale abbandono. Favorevole all’iniziativa, pur specificando che darà il suo appoggio non appena saranno disponibili i progetti esecutivi, invece, il sindaco di Val Masino, Simone Songini: «Le preoccupazioni di chi si oppone alla realizzazione di questo sentiero, guide alpine in primis – ha sottolineato il primo cittadino – sono perfettamente condivisibili. Il progetto esecutivo non è ancora stato presentato e, al momento, abbiamo avanzato una serie di osservazioni al fine di garantire il minor impatto possibile all’interno della riserva naturalistica».