Tragedia nel canalone "Era esperto e attrezzato"

L’88enne pensionato milanese trovato morto l’altro pomeriggio conosceva bene la zona dove ha perso la vita

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VALMADRERA (Lecco)

Era molto esperto Roberto Grassi, il pensionato di 88 anni di Milano che l’altro pomeriggio è stato trovato morto in un canalone del Moregallo dopo due giorni e una notte di ricerche. Conosceva bene le montagne della zona che frequentava spesso e, nonostante l’età, era un ottimo camminatore, allenato e dal fisico atletico che non dimostrava affatto i suoi anni. Inoltre era attrezzato, pronto ad affrontare qualsiasi evenienza. "Era ben equipaggiato, anche per fronteggiare possibili imprevisti – conferma Marco Anemoli, delegato della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino e speleologico lombardo che ha partecipato alla missione di salvataggio che poi si è trasformata in un intervento per recuperare il corpo -. Indossava la torcia frontale per poter camminare al buio".

I soccorritori hanno avvistato Roberto dall’alto con una ricognizione aerea dall’elicottero dei Vigili del fuoco, dopo aver aver scorto una possibile traccia, che poi si è scoperto non essere stata lasciata da lui ma che si è rivelata provvidenziale. E’ precipitato per una ventina di metri nel canalone che collega la zona della fontana di Sambrosera alla vetta del Moregallo. È caduto nel tentativo di raggiungere valle in fretta perché stava arrivando la notte: inizialmente si era perso e aveva avvisato i familiari che non trovava la via del ritorno, nell’ultima chiamata li aveva tuttavia rassicurati di essere riuscito ad imboccare il sentiero giusto. Non si esclude l’ipotesi di un malore. Si è trattato di una fatalità: il pm, dopo aver raccolto gli elementi forniti dai soccorritori, non ha ritenuto di disporre ulteriori accertamenti e ha restituito ai parenti il feretro. Alle ricerche di Roberto ha partecipato una cinquantina di soccorritori tra Vigili del fuoco che hanno coordinato le operazioni, carabinieri, militari della GdF, tecnici del Soccorso alpino, i cinofili del Soccorso Grigna coi cani molecolari e i volontari della Protezione civile nazionale degli alpini. Sono stati impiegati, inoltre, 4 elicotteri e due droni. Daniele De Salvo