Tirano-Milano, calca sui vecchi vagoni del treno

Folla nei corridoio, sedersi è un'impresa

L’attesa dei pendolari sulla linea mono-binario

L’attesa dei pendolari sulla linea mono-binario

Sondrio, 14 febbraio 2018 - Una giornata “buona” sui treni della linea Tirano-Milano: nessun particolare ritardo, nessuna cancellazione, niente guasti e soppressioni. Un’occasione rara, quanto meno, per verificare le normali condizioni della tratta, salendo la mattina sul convoglio frequentato da tanti passeggeri. Sono partita da Sondrio con il treno delle 7.41: non è il più frequentato della mattina (la maggior parte dei pendolari sale su quello che parte da Sondrio un’ora prima, il 2557, che ogni giorno vede passare oltre 800 persone) ma la banchina non è vuota. Il convoglio sta arrivando da Tirano ed è in orario, minuto più, minuto meno. Non si tratta, purtroppo, di un Coradia, uno di quelli nuovi e comodi, con sedute spaziose e la presa della corrente a ogni posto. Peccato, penso tra me e me, ma quando si viaggia soli non è un grosso problema. Mi è capitato, invece, di dover viaggiare su uno di quei convogli che gli affezionati pendolari chiamano «treno merci» (vecchi, con le sedute rovinate e i vetri rotti) insieme a mio figlio che ha meno di 2 anni, e, credetemi, portare il passeggino e gestire un bimbo non è affatto facile, tra spazi a dir poco angusti e bagni che non funzionano.

Ma torniamo al mio viaggio più recente. Il treno è partito da Tirano, il capoluogo valtellinese è solo la seconda fermata, ma è praticamente già pieno, riesco a trovare un posto e sono fortunata, c’è chi rimarrà in piedi fino a destinazione. Il convoglio macina chilometri (sempre mantenendo la sua puntualità, giusto precisarlo), e ad ogni stazione in pochi scendono, molti di più salgono. Già a Colico è praticamente impossibile passare fra i corridoi, un’impresa raggiungere la prima toilette utile, e funzionante, sorvolerò sulle sue condizioni. I passeggeri sono rassegnati: in molti viaggiano tutti i giorni lungo la tratta Tirano-Milano, sanno che questa è la normalità, c’è chi è contento, e stupito, di poter arrivare in orario, non perdere la coincidenza ed evitare di dover avvisare che tarderà all’appuntamento. Chi, invece, non è pendolare di professione è un po’ meno incline ad accettare di buon grado i disservizi evidenti, «a fronte, per altro, di un costo del biglietto non certo irrisorio» commenta qualcuno, ricevendo cenni di approvazione dal resto dei passeggeri. Sulla linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano Trenord effettua 70 corse e trasporta ogni giorno 22mila persone. «Le performance sulla linea sono condizionate da importanti e persistenti vincoli infrastrutturali: la presenza di numerosi passaggi a livello e il binario unico nella tratta tra Lecco e Tirano - spiegano da Trenord -. Nel 2017 la direttrice ha registrato un indice di puntualità pari all’86%. Escludendo le cause di forza maggiore (cioè indipendenti da Trenord come ostacoli sui binari) sale all’88%».