Lupo decapitato in Valchiavenna: messa una taglia per trovare il responsabile

Samolaco, animalisti pronti a scendere in piazza. Cinquemila euro in premio a chi darà informazioni per individuare l’autore del gesto

Il macabro ritrovamento

Il macabro ritrovamento

Samolaco (Sondrio) - Continua la mobilitazione da parte degli ambientalisti per risalire al responsabile, o responsabili, della decapitazione di un lupo in Valchiavenna. Il capo dell’animale, orribilmente mutilato, era stato fatto trovare il 6 settembre appeso a un cartello stradale all’ingresso di Era, accanto a un lenzuolo con la scritta "I professori parlano, gli ignoranti sparano".

"Un atto del genere può definirsi solo “ignorante“ – spiegano in una nota congiunta Fronte Animalista, Centopercento Animalisti, Associazione Vegani Internazionale, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente di Milano –. Lascia trapelare tratti ancor più preoccupanti, ci troviamo di fronte a un gesto violento, brutale che denota un’assenza totale di senso civico e legalità".

Gli animalisti erano arrivati a offrire una ricompensa di 5mila euro a chi avesse fornito informazioni utili per risalire all’autore, ma finora sembra che nessuno si sia fatto vivo. Così il 24 settembre, alle 14 davanti al Municipio ci sarà una manifestazione per chiedere giustizia. All’evento oltre agli animalisti sono attesi i volontari delle associazioni ambientaliste e del Terzo settore, in arrivo dalla Valle e dal resto della Lombardia. Atteso anche il sindaco Michele Rossi che all’indomani del ritrovamento aveva denunciato, spiegando che però gli animi di molti in Valchiavenna sono esasperati per la presenza dei lupi, che si aggirano anche di giorno vicino alle case. Il Wwf ha definito l’episodio "un atto criminale e macabro" auspicando "condanne esemplari". Nonostante centinaia di lupi in Italia oggi siano vittime di bracconaggio, le condanne negli ultimi decenni si contano sulle dita di una mano. Ro.Ca.