Istituzioni, cittadini e associazioni uniti dalla voglia di far rivivere una contrada abbandonata e di farlo nel nome dell’arte e della creatività. È questo lo spirito che anima tutti gli attori del progetto ORA (Orobie Residenze Artistiche) e la rassegna Rami d’ORA che aprirà i battenti il 2 giugno nella frazione di Castellaccio, presentati ieri. "L’associazione culturale Laagam e la sua ideatrice Erica Meucci sono entrati in punta di piedi proponendo qualcosa di nuovo per farci scoprire la montagna con una declinazione diversa rispetto a ciò che conosciamo – ha esordito il sindaco di Piateda, Simone Luca Marchesini, affiancato dall’assessore alla Cultura, Giovanna Simonini –. La proposta di dar vita ad un luogo vivo di cultura per l’intera comunità ci ha aperto il cuore". E in tanti hanno voluto credere in questo progetto, a cominciare da Fondazione Cariplo, dalle associazioni AmbriaJazz Festival e l’associazione culturale L’Ghirù. "Siamo felici di sostenere un progetto in cui, identità, arte e ambiente si fondono con grande armonia – ha sottolineato Marco Dell’Acqua di Fondazione Cariplo –. Mai come in questo momento si sente la necessità di portare avanti iniziative che diano forza propulsiva attraverso la cultura e ci auguriamo che tale iniziativa possa ispirarne altre". L’appuntamento è per il 2 giugno con lo spettacolo inaugurale "Le rotaie della memoria". Francesca Nera
CronacaPiateda, l’arte trova casa nel cuore verde delle Orobie