Bormio, già bocciate le prime opere olimpiche. Il Comitato per l’Alute avverte: “Troppo cemento”

I cittadini lamentano il mancano coinvolgimento nelle progettazioni degli interventi. In prima fila residenti e proprietari di seconde case che sollevano critiche sui Giochi

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La piana dell’Alute accoglie gli ospiti a Bormio con la sua vastità tutta verde

Il comitato a tutela dell’Alute “denuncia” il poco coinvolgimento da parte dell’amministrazione comunale della popolazione bormina nelle scelte inerenti le opere pubbliche che verranno realizzate in occasione delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

Martedì sera a Bormio si è tenuta, nella sala Terme, la presentazione dei lavori per l’evento. “A “giochi” ormai fatti – dicono dal comitato -. Prima non è stata fatta nessuna assemblea pubblica o qualcosa di simile per coinvolgere la popolazione di Bormio, i cittadini residenti o turisti “stabili”, per condividere i progetti. E non dimentichiamo che l’amministrazione ha negato la possibilità di ascoltare i cittadini tramite un referendum popolare, chiesto a grandissima voce da circa 1.000 elettori bormini firmatari certificati. Alla fine delle due ore autocelebrative, è stata concessa la lettura di un intervento al presidente del comitato a tutela dell’Alute Ludovica Canclini.

“Spesso questa amministrazione ha dimostrato mancanza di rispetto e attenzione per il nostro territorio. Ancora una volta si denota nella progettazione delle opere olimpiche la cementificazione sconsiderata delle aree interessate. Il parcheggio di porta, decantato come “biglietto di ingresso del paese” che presentava un’area verde di superficie. Il parcheggio completamente interrato è invece un silos per auto anche nella parte fuori dal terreno. La passerella sul Frodolfo sarà un’accozzaglia di griglie metalliche e luci da luna park con la presunzione di farle somigliare alla magnifica linea delle creste dei nostri monti. Nella zona ski stadium, dove sono stati demoliti due immobili (casa Minoia ed ex cabinovia) e le vecchie tribune e, a detta dell’amministrazione, “liberati spazi”, l’area verde che abbiamo potuto ammirare per un paio di mesi è stata prontamente riempita con nuovo cemento. Attendiamo di veder sorgere l’altra struttura Hospitality lounge”.

E ancora: “La tangenzialina, opera solamente sospesa fino ad Olimpiadi terminate, incombe sui prati dell’Alute, l’unica piana verde, il vero biglietto da visita della Magnifica Terra. Lo è da sempre e ci auguriamo rimanga per sempre. Bormio ha davvero bisogno di tutto questo? A precise domande formulate pubblicamente durante la serata di presentazione dello ski stadium all’Auditorium Alberti nessuna risposta è stata data. È tempo di dimostrare con i fatti che si può e si deve conservare, ristrutturare, valorizzare, pulire, incrementare il trasporto pubblico, ridurre l’uso delle auto, creare zone verdi e passeggiate che partono dal paese verso i nostri bellissimi versanti. La natura ci ha regalato un territorio bellissimo. Abbiamo il dovere di conservarlo”.