
I funerali di Moira Giacomelli, uccisa dal suocero a Villa di Tirano (National Press)
Villa di Tirano (Sondrio), 15 aprile 2016 - «State in silenzio e in preghiera, non permettetevi di andare oltre il mistero della vita della nostra sorella Moira. Il giudizio lasciamolo a Dio e a coloro che hanno competenza per entrare in questa tragedia». E’ un appello rivolto alle comunità di Sondrio e Villa di Tirano, quello lanciato ieri da don Remigio Giacomelli, arciprete di Villa, al termine dei funerali di Moira Giacomelli, mamma di due bimbi, uccisa venerdì scorso dal suocero Enrico Ferrari. Due comunità rimaste attonite davanti a un dramma inspiegabile e riunite nella piccola chiesetta di Sant’Anna di Sondrio, per l’ultimo saluto.
"Ho trovato la mia popolazione sconvolta e incredula. Se ci fosse stato un terremoto non saremmo rimasti così - ha aggiunto il sacerdote - Oggi vi porto il pensiero dei bambini e delle maestre dalla scuola materna ed elementare, ma anche la vicinanza del consiglio della casa di riposo di Villa di Tirano, dove Moira lavorava con slancio e passione. In suo ricordo il consiglio ha deciso di organizzare un’iniziativa che possa dimostrare come da una grande dramma può nascere la solidarietà». Infine, rivolgendo un pensiero affettuoso alla donna, ha concluso: «Moira, ho avuto appena il tempo di conoscerti, però so che amavi la tua famiglia e che eri gelosa dei tuoi cari bambini".
In tanti hanno ascoltato le parole di don Remigio e ancora prima quelle di don Marco Zubiani, arciprete di Sondrio, che nella sua omelia, ispirata al brano del Vangelo della pesca miracolosa, ha invitato i presenti alla preghiera «per Moira, per i suoi bambini e per i suoi cari»; ricordando poi la grande passione che la donna metteva nel suo lavoro a contatto con gli anziani. Don Marco ha anche sottolineato il paradosso rappresentato dal fatto che "questo dramma si è consumato venerdì sera, nel giorno in cui Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa l’Amoris laetitia, esortazione apostolica sull’amore in famiglia, dedicata alla gioia dell’amore vissuto nelle nostre case".
Al termine della funzione, amici e conoscenti si sono stretti a mamma Amelia e al fratello Gabriele, per manifestare ancora una volta affetto e vicinanza. Quindi, un corteo silenzioso di auto ha accompagnato Moira nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Sondrio. Assenti i figli della donna, ancora troppo piccoli per essere coinvolti in un momento tanto doloroso.