Tragedia a Traona, il papà di Sebastian: "Il mio campione mi è morto fra le braccia"

Il padre del 17enne Sebastian Fortini il primo a soccorrere il figlio dopo l’incidente durante un allenamento di motocross

Sebastian Fortini

Sebastian Fortini

Traona (Sondrio), 18 dicembre 2020 - «Il mio bambino mi è morto fra le braccia. Ero a 5 metri da lui, quando è successo l’incidente durante l’allenamento. Una tragedia immane. È stato tremendo l’impatto che ha avuto con il petto contro una pianta. Sono subito corso da lui: “Papà chiama l’ambulanza“, mi ha detto. Gli ho sfilato il casco, praticato la respirazione bocca a bocca. Tutti inutili anche i tentativi dei soccorritori, medici e paramedici giunti in fretta con le ambulanze e che ringrazio. Ha avuto un’emorragia interna che non gli ha lasciato scampo. L’unica consolazione che ho è che ha perso la vita facendo ciò che più amava fare, il motocross...". Sono toccanti le parole di Max, il padre di Sebastian Fortini, 17 anni, campione delle due ruote che abitava a Paniga, frazione di Morbegno, vittima ieri pomeriggio di una disgrazia avvenuta sulla pista sterrata, che costeggia l’Adda, in territorio di Traona i cui carabinieri ricostruiranno la dinamica. "Con il cuore infranto comunichiamo che un bravissimo ragazzo, componente del team, ci ha lasciati", il cordoglio su Fb.

«Io ero il suo coach - racconta l’uomo che fa fatica a trattenere le lacrime, ma come potrebbe essere diversamente a pochi minuti da una così grave perdita - lo accompagnavo ovunque, agli allenamenti - io e lui soltanto - e alle gare. Da 20 giorni aveva ripreso gli allenamenti, reduce da due infortuni con altrettante pesanti fratture al braccio sinistro. Ma anche quando non poteva prepararsi con la moto, a causa degli infortuni, si allenava in modo diverso, per tenersi fisicamente in forma. Io e la sua mamma Giovanna, che lo adorava, abbiamo sempre fatto di tutto per assecondarlo nella sua passione. Era il nostro bimbo. Ovunque andava riceveva sempre i complimenti per come si poneva, per la sua educazione. Viveva per il motocross. Ci ha dato tantissimo. Ma anche a chi l’ha conosciuto". A piangere ora la sua prematura scomparsa anche i fratelli Nicole e Kristian, oltre ai tanti amici e compagni del Jrt Mx Team di Calco, nel Lecchese, e quelli del 4° anno del corso Meccanico all’Enaip di Morbegno. "Andiamo a Traona, dobbiamo allenarci bene. Voglio fare bene per il Jon (il presidente del team: ndr)", ha detto uscendo di casa. È stato, purtroppo, il suo ultimo allenamento, prima di una stagione che lo avrebbe sicuramente avuto fra i protagonisti ai Campionati regionale e italiano e a importanti trofei.