
Volontari ospedalieri a Tirano (Orlandi)
Tirano (Sondrio), 9 settembre 2017 - Volontari ospedalieri alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e architettoniche di Madonna di Tirano. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 settembre, un gruppo di volontari appartenenti all'Associazione Volontari Ospedalieri di Valtellina e Valchiavenna hanno effettuato una interessante visita al Santuario di Madonna di Tirano e alla chiesa di Santa Perpetua.
A illustrare entrambi gli edifici sacri lo storico Gianluigi Garbellini che si è soffermato sia sulla bellezza del "monumento simbolo" della Valtellina ovvero il santuario con mirabile facciata e intelaiature di lesene e cornicioni in marmo, sia sull'antico xenodochio con superba vista sulla valle dell'Adda e sul primo tratto della vallata di Poschiavo. Particolarmente apprezzati i suoi interventi da parte degli speciali turisti. Speciali in quanto i volontari ospedalieri, infaticabili e altruisti, guidati da una profonda forza interiore, si mettono in gioco ogni giorno al servizio del prossimo facendosi portatori sani di speranza e fiducia attraverso i loro sorrisi, una chiacchierata inaspettata, una stretta di mano calorosa, un abbraccio. Soprattutto l'ascolto che incoraggia e rincuora verso le persone che si trovano in momenti di difficoltà. I volontari Avo sono presenti in Valtellina da oltre trent'anni sia nei presidi ospedalieri di Sondrio (psichiatria, geriatria, lungodegenza, prericovero, chirurgia generale, oculistica) sia a Sondalo (Unità Spinale Integrata, sportello di aiuto e collaborazione su problematiche burocratico assistenziali), ma anche nelle rsa di Tirano e di Grosotto. Donano parte del loro tempo occupandosi delle persone, non delle loro malattie, durante il percorso ospedaliero e nelle case di riposo, valorizzando quel prezioso senso di comunità caratteristico di una società portatrice di rispetto, compito non facile, ma ineludibile. "Noi siamo quella mano che trasmette calore, comprensione, aiuto - spiega la volontaria Doriana Natta a nome di tutti - siamo come un ponte! Essere un ponte per noi è uno stile di vita, una scelta chiara, un'attitudine, un gesto di fiducia e di coraggio. Un salto in avanti, oltre la paura, le abitudini, le convenienze. E per donare tempo agli altri, per non svuotarsi e ricaricarsi sempre di energie, è necessario prima donarlo a se stessi poichè, proprio come diceva Aristotele, noi diventiamo le cose che facciamo". Per questo, quindi, sono indispensabili anche le soste culturali ”benefiche”. Turisti speciali, dunque, e molto amati dalla popolazione guidati con bravura da Marino Pozzi, valido presidente associazione volontari ospedalieri Valtellina e Valchiavenna.