
Il manipolo di animalisti arrivati ieri a Samolaco in Valchiavenna
Samolaco (Sondrio) - Da una parte gli animalisti , che in venti sono saliti da Milano in Valchiavenna per chiedere giustizia e professare la pacifica convivenza tra umani e fauna che li circonda, qualunque essa sia. Dall’altra un centinaio di residenti di Samolaco, che li hanno accolti schierandosi dalla parte degli allevatori nella sentitissima battaglia contro i predatori che assaltano il bestiame al pascolo. Il casus belli risale al 6 settembre scorso, quando una testa di lupo era stata ritrovata su un cartello stradale della frazione di Era con tanto di eloquente striscione: "I professori parlano, gli ignoranti sparano". I poliziotti hanno evitato che le fazioni passassero dalla disfida verbale a un faccia a faccia ben più ravvicinato, ma lo schieramento di forze dell’ordine non ha ovviamente impedito ai litiganti di dirsele di santa ragione (a distanza di sicurezza).
Il problema delle predazioni dei lupi e degli orsi in Valtellina e Valchiavenna è assai attuale, come confermato i tanti casi del 2022: L’uccisione e la decapitazione di un lupo è un fatto gravissimo – ha detto Roberto del Fronte Animalista, in trasferta nel Comune in provincia di Sondrio –, il comportamento sadico di una persona ignorante. Spero che l’autore di questo gesto incommentabile venga trovato e punito. Noi puntiamo sulla convivenza tra l’uomo e l’animale selvatico così come avviene, peraltro, in altre nazioni dove la presenza di lupi e orsi è addirittura un valore aggiunto dal punto di vista turistico. Noi (del gruppo) siamo tutti vegani e quindi non “contempliamo” questo tipo di attività. A nostro avviso bisogna puntare su altro, la pastorizia oggigiorno sa di attività retrograda".
"Il problema dei grandi predatori che fanno danni alla pastorizia c’è ed è destinato a crescere nei prossimi anni – ha ribattuto Marco Paganoni, allevatore ed esponente di Difesa Rurale –. È ora che la si prenda in considerazione in modo serio: in questo momento, l’allevatore è chiamato a far da sé, mettendo recinzioni elettrificate o coi cani da guardia, perché le istituzioni non aiutano affatto. Gente che è andata a Samolaco mi ha riferito che questo gruppo di animalisti radicali e intransigenti, tutti anche vegetariani e/o vegani, ci hanno dato dei trogloditi e dei retrogradi. Gli allevatori presenti ne hanno sentite di tutti i colori. Noi condanniamo il comportamento maleducato di questo ristretto gruppo di persone animaliste che hanno dimostrato di non aver rispetto nei confronti di chi vive il territorio. È stato un attacco alle persone di montagna…".