REDAZIONE SONDRIO

Lele Mora omaggiato dal Comune ma è polemica sulla cerimonia in tv

Livigno, cittadini critici: «Si poteva scegliere un altro testimonial»

Lele Mora in municipio durante la cerimonia in un fermo immagine della trasmissione Rai

Livigno (Sondrio), 30 aprile 2017 - Coinvolto nello scandalo «Vallettopoli», condannato per spaccio di droga, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione. Lele Mora, l’ex agente dei vip che scopriva showgirl e starlette lanciandole sul piccolo schermo, nei giorni scorsi ha ricevuto il ringraziamento dall’Amministrazione comunale per «l’iniziativa fatta in favore dei terremotati - precisa il sindaco, Damiano Bormolini - nessuna cittadinanza onoraria, come ha sostenuto qualcuno, solo un ringraziamento per l’iniziativa fatta». Mora a Livigno è sempre stato di casa, anche in passato, trascorrendo week-end e vacanze. Questa volta con il conduttore televisivo è tornato nel Piccolo Tibet per indossare la divisa di commesso e per un giorno collaborare con un negozio locale a favore degli «Angeli di Amatrice»: il suo compenso, pari a 3.000 euro, è stato devoluto per l’associazione che si occupa da mesi oramai di rimettere in piedi i cittadini colpiti dal terribile terremoto il 24 agosto scorso.

E se l'iniziativa non può che essere apprezzata, non è piaciuta però a molti livignaschi la cerimonia tenuta in Comune davanti alle telecamere del programma televisivo «Nemo, nessuno escluso», di Enrico Lucci, andata in onda il 27 aprile, con tanto di Inno di Mameli cantato da Mora, Lucci e dal sindaco Bormolini. Su Facebook c’è chi critica pesantemente e chi sottolinea che, come testimonial per la bella località turistica, si poteva anche scegliere di meglio. «Non abbiamo conferito la cittadinanza onoraria, anche se durante il servizio televisivo hanno voluto far passare questo messaggio – spiega il primo cittadino -. Io avevo anche spiegato davanti alle telecamere che si trattava semplicemente di un ringraziamento per l’iniziativa in favore dei terremotati, mi sono limitato a regalargli due libri sulle tradizioni e i dialetti livignaschi, ma questa parte non è andata in onda. Non c’è nessun conferimento ufficiale della cittadinanza onoraria».