Lambro, sponde in sicurezza Ma stop dei verdi

Critiche all’intervento finanziato dalla Regione: prima la rinaturalizzazione

Un intervento di messa in sicurezza delle sponde che non piace agli ambientalisti quello finanziato con 600mila euro dalla Regione per la regimazione fluviale nel Lambro nel tratto tra Canzo, Caslino d’Erba e Castelmarte. "Il Lambro lì avrebbe bisogno sì di una moderata manutenzione del verde, ma la priorità è la rinaturalizzazione delle sponde – spiega Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" – Le piene sono conseguenza dei lavori di riqualificazione fluviale, realizzati negli anni ’90 e che, secondo il Magistrato del Po, avrebbero dovuto contenere il rischio idraulico. Le opere realizzate 30 anni fa sul tratto del Lambro tra Canzo e Castelmarte, hanno trasformato il fiume in un canale raddrizzato che, in caso di forti piogge, aumenta la velocità di scorrimento alle acque, peggiorando gli effetti delle piene".