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La Madonna cancellata. L’icona torna “visibile“

Raccontava un pezzo di storia di Cabiate ma era stata eliminata dal Comune. Dopo le proteste è stato indetto un concorso per restituire l’effigie .

La Madonna cancellata. L’icona torna “visibile“

"L’invisibile". Come l’icona mariana sparita lo scorso anno dalla facciata dell’edificio che ospita la scuola d’arte di Cabiate, alla Cittadella della Cultura. Per anni era rimasta visibile a un’intera collettività, prima di essere cancellata dall’attuale Amministrazione Comunale, scatenando una campagna di protesta e richiesta di spiegazioni del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Cabiat“, che ancora non si esaurisce. Così Martina Giussani, consigliere comunale già all’epoca firmataria dell’interpellanza, assieme a un gruppo di amici ha partecipato a un concorso fotografico, la cui giuria era presieduta dallo scrittore Marco Missiroli, affiancato da fotografi, sceneggiatori e pittori, bandito dall’associazione di Cabiate Punto a Capo, dal titolo “L’invisibile“, per valorizzare "spazi di memoria, gente, sensazioni e emozioni che vengono richiamati anche da paesaggi, panorami, natura. L’invisibile come presenza attenuata, ma sempre viva". Uno spunto che è stato colto al volo per tornare sul tema della Madonna scomparsa: "Quale migliore occasione – spiega Martina Giussani - per fare tornare visibile l’invisibile, ovvero ciò che è stato cancellato". Il lavoro arrivato in concorso si è strutturato attorno a tre rappresentazioni in cui, partendo dal muro che un tempo ospitava il dipinto mariano, l’icona originaria sembra non esserci, per poi ricomparire grazie a una sovrapposizione di immagini. Il concorso, lanciato a ottobre, si è concluso questo mese: "Le nostre foto non sono state premiate – prosegue il consigliere – ma per noi è stata una ulteriore occasione per riportare l’attenzione sulla questione". L’icona racconta un pezzo di storia di Cabiate: in occasione della festa patronale dell’8 settembre 1995, l’Associazione Arci Il Filologico, promotrice dell’iniziativa "La riscoperta delle icone mariane", commissionò ai madonnari di Asti il restauro dell’affresco murale dell’Assunzione" in piazza Umberto I, e la realizzazione ex-novo di due icone mariane, rispettivamente sulla facciata dell’ingresso posteriore del Centro Giovanile, e sulla facciata dell’attuale edificio sede dell’associazione Scuola d’Arte alla Cittadella della Cultura. Riproduceva l’iconografia dell’altare della Madonna della parrocchiale di Santa Maria Nascente, dipinta da Luigi Filocamo e benedetta l’8 settembre 1959, con una aggiunta che la rendeva unica. Pa.Pi.