Pronto soccorso arrivano i vigilantes: Sondrio si difende

L'Asst Valtellina e Alto Lario ha deciso di introdurre una guardia giurata al Pronto Soccorso di Sondrio per le ore notturne, per tutelare gli operatori sanitari e garantire una risposta adeguata ai bisogni di cura dei cittadini.



In corsia arrivano i vigilantes: Sondrio si difende

In corsia arrivano i vigilantes: Sondrio si difende

Una guardia giurata al Pronto soccorso di Sondrio in orari notturni per evitare di assistere alla scena da far west di alcuni giorni fa, quando G.I. un giovane straniero (foto), è andato in escandescenza aggredendo il personale e danneggiato le struttura. Questa la decisione dell’Asst Valtellina e Alto Lario.

"L’Azienda sta introducendo una figura professionale adeguata, una guardia giurata, per le ore notturne, e regolamenterà gli accessi e i controlli all’interno del Pronto soccorso – dicono da Asst -. Lo scopo è quello tutelare gli operatori sanitari e di garantire loro le condizioni ideali per lo svolgimento del loro lavoro che si traduce nel fornire una risposta ai bisogni di cura, nel caso specifico in situazioni di emergenza urgenza, ai cittadini. La tutela della sicurezza si estende a tutti gli utenti che accedono al Pronto soccorso". In relazione ai fatti avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 luglio nel Pronto soccorso dell’ospedale di Sondrio, l’Asst Valtellina e Alto Lario tiene a precisare che "il soggetto protagonista delle aggressioni al personale e dei danneggiamenti alle strutture era stato valutato per due volte dai medici della Psichiatria che avevano evidenziato come non vi fossero gli estremi per trattenerlo. I comportamenti antisociali e aggressivi ripetutamente messi in atto, che hanno sconvolto gli operatori sanitari presenti e messo a rischio la loro incolumità, non sono la manifestazione di una patologia psichiatrica e non necessitano quindi né di un trattamento psichiatrico né di un ricovero. Il ruolo del medico, dello psichiatra in particolare, non è quello di tutela dell’ordine pubblico e di prevenzione dei reati, che spettano ad altri enti con i quali l’Asst Valtellina ha sviluppato negli anni un’importante collaborazione a tutela dei propri operatori e degli utenti delle strutture".