Il santuario tutelato dal rumore. A Caravaggio preghiere al riparo da traffico e clacson

Il luogo di culto prescelto dalla conferenza episcopale lombarda entra nel piano di zonizzazione assieme all’area naturalistica dei fontanili, al cimitero e alle zone dove si trovano le scuole.

Il santuario tutelato dal rumore. A Caravaggio preghiere al riparo da traffico e clacson

Il santuario tutelato dal rumore. A Caravaggio preghiere al riparo da traffico e clacson

Il Comune di Caravaggio "protegge" uno dei suoi gioielli dall’inquinamento acustico. La zona dove sorge il Santuario di Santa Maria del Fonte, risalente al 1575, uno dei maggiori luoghi di culto della regione, meta di numerosi pellegrinaggi da tutto il Nord Italia, sede da anni delle riunioni della Conferenza episcopale lombarda e per questo riconosciuto a maggio come Santuario regionale della Lombardia, è stata inserita fra quelle che devono essere particolarmente protette dal punto di vista del rumore dal nuovo Piano di zonizzazione acustica, che va a revisionare quello risalente a più di 20 anni fa, aggiornandolo alle più recenti normative.

Una revisione attesa da tempo, a fronte del fatto che, nel frattempo, il territorio di Caravaggio, nella Bassa Bergamasca, ha conosciuto diversi cambiamenti: lo dimostrano le grandi infrastrutture, le zone commerciali e quelle produttive realizzate. Proprio in virtù di queste nuove sorgenti di rumore che sono sorte nei confini della città, l’amministrazione comunale ha provveduto innanzitutto a definire le zone da inserire nella Classe sonora 1, ossia quella delle "Aree particolarmente protette". Rientrano in questa classe quelle zone in cui la quiete sonora rappresenta un elemento di base per il loro utilizzo: oltre al Santuario di Santa Maria del Fonte, ne fanno parte l’area naturalistica dei fontanili presenti sul territorio di Caravaggio, il Brancaleone e il Vascapina, l’area del liceo "Galileo Galilei", tutte le scuole di ordine e grado sia di Caravaggio che delle frazioni di Vidalengo e Masano, i cimiteri di Caravaggio e delle frazioni. Ci sono poi altre quattro classi sonore. Per contenere l’inquinamento acustico sono stati attribuiti differenti valori limite di immissione, sia diurni che notturni. "Valori - spiega il responsabile dell’ufficio Lavori pubblici del Comune Paolo Bordegari - che per quanto riguarda le attività produttive non sono penalizzanti". Proprio le attività produttive sono state inserite nella Classe sonora V, alla quale appartengono i complessi industriali della Saint Gobain, Soliveri, Thermocast, Its, Foppa Fustelle, Diachem e l’area di sviluppo produttivo-logistico-commerciale in via Panizzardo.