I ragazzi dell’Istituto Meneghini studiano il ghiaccio dell’Adamello

Ricerche su una “carota“ estratta in alta quota "Cercheremo di capire cosa ci racconta il clima"

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I ragazzi dell’istituto Meneghini di Edolo: della terza, della quarta e della quinta dell’indirizzo chimico e della seconda dell’indirizzo sportivo, si cimenteranno nei panni degli scienziati e analizzeranno la composizione dei ghiacci dell’Adamello. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Ada 270“ e viene attuata dalla scuola dell’alta valle in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano dove i ragazzi sono stati in gita nelle scorse ore e da cui hanno ricevuto una carota di ghiaccio prelevata sul ghiacciaio camuno-trentino a una profondità di circa 50-50 metri la scorsa primavera. La dimensione è di circa 50 centimetri. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra diversi enti tra cui Edison, Acque Bresciane.

I 225 metri di carota rappresentano un’impronta storico-ambientale che può risalire fino all’anno 1000. "Dai risultati ottenuti sulla porzione a noi destinata, attribuibile ad un’epoca storica specifica – spiegano gli insegnanti della scuola edolese– cercheremo di capire cosa ci racconta il ghiacciaio: aspetti ambientali, climatici, legati all’inquinamento, allo sviluppo industriale, ai conflitti bellici, alle epidemie o altro". In particolare i ragazzi cercheranno quali siano gli elementi presenti nel materiale e in particolare in che quantità siano presenti sali e ossigeno, anche per comprendere i cambiamenti climatici in atto.