REDAZIONE SONDRIO

Gli apicoltori cambiano sede e parte una colletta

I soci hanno trovato spazi nel Comune di Fusine ma occorrono fondi per i lavori

"Aiutaci a sciamare" è l’appello che l’Apas sta lanciando al mondo. L’Associazione dei produttori apistici della provincia di Sondrio, che conta 591 iscritti principalmente del territorio, deve cambiare casa. L’attuale non può essere riconfigurata come vorrebbe. Per far fronte alle nuove esigenze serve uno spazio diverso, aperto al pubblico, dinamico e fruibile a 360 gradi, da tutti. Un posto che faccia bene anche al territorio, oltre che ad associazione e soci. Dopo tanta ricerca l’hanno trovato nel Comune di Fusine, va solo adattato. Per farlo servono fondi. "Abbiamo vinto il bando, adesso dobbiamo iniziare i lavori. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti attraverso questa campagna: https:buonacausa.orgcauseaiutaci-a-sciamare", spiega la presidente, Silvia De Palo. "La nostra sede attuale, che ci ha ospitato negli ultimi dieci anni e in cui ci siamo adattati come meglio potevamo, non risponde più alle nostre esigenze", precisa. È giunto il momento di sciamare, proprio come fanno le impollinatrici quando l’alveare diventa troppo stretto. Vogliono realizzare una nuova sede che sia "punto di incontro, formazione, informazione, condivisione e scambio per tutti gli apicoltori, locali e no - aggiunge - Ma non solo. Visto che il nostro lavoro è anche divulgativo, intendiamo offrire servizi a più categorie di persone, non per forza del settore, con un servizio che porti alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, che crei opportunità di lavoro per persone più o meno giovani e che aiuti a tutelare gli impollinatori attraverso ricerche e piani ambientali di monitoraggio". Nei sogni dell’Apas c’è un luogo multifunzionale, aperto al mondo, che possa essere fruito da soci, cittadini e che sia utile alle api e all’ambiente. Un luogo con all’interno spazi diversi: un nuovo laboratorio di smielatura; uno spaccio dove acquistare prodotti di qualità, attrezzature apistiche e strumenti di lavorazione idonei e a norma; un ufficio per assistenza tecnico-sanitaria e burocratica agli apicoltori e informazioni a curiosi e appassionati del mondo apistico; un’aula didattica che si possa sfruttare sia per seminari e corsi di aggiornamento rivolti agli addetti del settore sia per convegni ed eventi per i cittadini. Camilla Martina