
Altre iniziative contro l’infrastruttura per le Olimpiadi
Il sole e la finalità erano le stesse di aprile, quando fu organizzata la camminata “Svincoliamoci“, le temperature invece no, eppure le magliette gialle, almeno 150, "contro il cavalcavia del Trippi" sono tornate a farsi sentire e vedere, dando vita ieri mattina al bel serpentone che dal parcheggio della ditta di trasporti Gianolini di Montagna Piano si è snodato tra le vigne sino alla chiesa di Sant’Antonio. Un punto panoramico scelto apposta per osservare dall’alto il fondovalle, nella fattispecie la zona dove dovrebbe sorgere l’avversata infrastruttura pensata per superare il passaggio a livello su cui va a finire la tangenziale di Sondrio; per mostrare anche ai partecipanti non valtellinesi "l’inutilità di un progetto dai costi esorbitanti, 52 milioni per 250 metri di strada, che non solo non sarà pronto per le Olimpiadi, ma risulterà anche dannoso e insostenibile per il territorio negli anni a venire", dicono dal Comitato spontaneo sorto nei mesi scorsi per dire no al cavalcavia. Una contrarietà che in forma ufficiale fu espressa in più sedi e in diverse occasioni anche dall’ex sindaco di Montagna Barbara Baldini. E ieri proprio Baldini ha guidato la camminata in giallo che ha rappresentato anche l’avvio dell’iniziativa “Due giorni fuori dai Giochi“ organizzata in collaborazione con il Cio, in questo caso sigla di Comitato Insostenibili Olimpiadi, e Ape, Associazione Proletari Escursionisti.
"Abbiamo voluto ribadire l’inutilità del cavalcavia di cui per altro ancora non si vede il cantiere, ma si sentono numeri sbalorditivi: prima si parlava di 14 mesi di lavori, magicamente ora ci vorebbero far credere che sarà ultimato in sette mesi, prima di fine 2025 – sottolinea Baldini –. Per non parlare del consumo di suolo, quello sì già lo si può osservare, per l’eliminazione dei passaggi a livello. Eppure, e al riguardo abbiamo video a centinaia, non sono certamente quelli a congestionare la viabilità: prova ne è che quest’estate, la terza senza treni, il traffico, anzi, le code di auto ferme si formavano ugualmente sulla Statale lungo l’intera giornata".
Dopo la tavola rotonda di ieri pomeriggio al Circolo Il Forno di Ponte in Valtellina, oggi la “Due giorni fuori dai Giochi“ si sposta in Alta Valle per una passeggiata (partenza alle 10) da Santa Lucia alle Motte di Oga, passando da quella Piana dell’Alute per cui, al pari del Trippi, da anni c’è chi lotta perché lì non si realizzi la "tangenzialina di Bormio".
Sara Baldini