Sondrio, droga nelle scuole: il provveditore Molinari 'boccia' il prof

Il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale interviene in merito ai recenti controlli anti droga negli istituti della provincia

Controlli anti droga a scuola

Controlli anti droga a scuola

Sondrio, 31 gennaio 2019 -  «Un fenomeno che non stupisce, ma che deve far riflettere». Il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Fabio Molinari, interviene in merito ai recenti controlli anti droga nelle scuole della provincia di Sondrio, che hanno portato all’arresto di due minorenni, uno studente del Crotto Caurga di Chiavenna e uno dell’Istituto superiore di Agraria di Sondrio, alla segnalazione di diversi ragazzi, e anche di un docente, come assuntori di stupefacenti.

Molinari ha così deciso di scrivere una lettera a insegnanti e presidi. «Penso che siate tutti a conoscenza di quanto sta emergendo dai controlli che le Forze dell’ordine stanno effettuando, con l’ ausilio dei cani antidroga, presso alcune scuole della nostra provincia - scrive il dirigente scolastico -. Da un lato quanto mi viene riferito non mi stupisce, perché è fisiologico che, in un contesto così vasto come è quello della scuola, si possano verificare spiacevoli situazioni che coinvolgono un numero molto esiguo di studenti. Sono tuttavia dispiaciuto per i ragazzi che si sono resi responsabili di atti che hanno determinato un intervento delle Forze dell’ordine: tuttavia confido che essi comprendano fino in fondo la gravità delle loro azioni e, con l’aiuto della scuola e di altri soggetti qualificati, possano rientrare pienamente nella comunità sociale ed educativa di riferimento. Sono convinto che, in molti casi, chi compie tali atti lo faccia in modo del tutto ingenuo senza comprenderne l’effettiva gravità, ma semplicemente con l’idea di guadagnare facilmente qualche soldo. I veri responsabili sono coloro che si servono di questi ragazzi come strumento di diffusione di stupefacenti all’interno delle nostre scuole: essi sono adulti, consapevoli di ciò che fanno e mossi dal chiaro intento di lucrare in uno dei modi più indegni possibili, cioè servendosi di giovani».

Un riferimento, poi, all’insegnante sorpreso con lo stupefacente: «Ritengo profondamente diseducativo che certi comportamenti vengano messi in atto anche da docenti delle nostre scuole, che evidentemente non hanno ben compreso il loro ruolo a servizio della scuola. Ringrazio di cuore le Forze dell’ordine per la preziosa collaborazione che stanno offrendo alle scuole, così come i dirigenti. Mi auguro che i ragazzi coinvolti in queste dinamiche perverse, comprendano i propri errori e ritornino a una vita sociale serena e tranquilla».