Dal restauro del Tiepolo un viaggio sensoriale

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Dalle pale giganti di Gianbattista Tiepolo restaurate a un viaggio multisensoriale che prende le mosse proprio dal ripristino dei capolavori del pittore veneziano. Sarà questo, e molto altro, il ‘Tiepolo scomposto’, un festival di trenta eventi che terrà campo dal 26 febbraio a fine maggio a Verolanuova. Le grandi opere custodite da 280 anni nella basilica di San Lorenzo - Il sacrificio di Melchisedec e La raccolta della manna - le più grandi tele mai realizzate da Tiepolo, alte dieci metri e larghe cinque, dipinte a olio a metà degli anni ‘40 del 1700 su commissione della nobile famiglia Gambara, saranno l’epicentro di una carrellata di iniziative per capire la sua arte. E la scomposizione, come ha sottolineato il direttore artistico del festival, Pietro Arrigoni, è un’idea finalizzata proprio a migliorarne la comprensione. La rassegna vedrà succedersi tre mostre principali - multisensoriale, fotografica e custumi settecenteschi e e fotografica - insieme a convegni, interviste, incontri per le scuole, musica, eventi culinari e letterari. Il visitatore sarà accompagnato nel mondo di Tiepolo anche assaggiando un menù ispirato ai Gambara e riproposto in alcuni ristoranti della zona. A inaugurare il festival, il 26 febbraio in piazza Libertà alle 11, sarà la mostra ‘30 volti’ curata dal fotografo Virginio Gilberti, una galleria di ritratti dai personaggi delle tele. Le gigantografie saranno allestite sulle pareti delle case, lungo le vie e nella piazza centrale. E ancora, al festival è anche collegato un concorso di scrittura ispirato alla contessa Elisabetta Grimani, moglie di Carlo Antonio Gambara, intraprendente figura femminile del XXVIII secolo. "Questo restauro non è solo un motivo di orgoglio - ha sottolineato il sindaco Stefano Dotti - ma anche una grande opportunità per far conoscere Verolanuova nell’ambito delle iniziative di Bergamo e Brescia capitali della cultura".Beatrice Raspa