Ciclisti padroni delle strade alpine. Enjoy Stelvio avrà ancora più salite

Sondrio, tutto il calendario apprezzato già da 23mila sportivi

SONDRIO

Enjoy Valtellina è il connubio perfetto tra sport e natura. La prossima estate torna prepotentemente alla ribalta l’appuntamento con Enjoy Stelvio Valtellina, la manifestazione non competitiva aperta a tutti e che prevede un calendario di chiusure al traffico motorizzato delle più famose salite. L’iniziativa, promossa in origine da Ersaf – Parco Nazionale dello Stelvio, ha visto crescere negli anni l’interesse e la partecipazione da parte degli appassionati: basti pensare che lo scorso anno i partecipanti a Enjoy Stelvio Valtellina sono stati complessivamente oltre 23.000. A fianco delle grandi salite del Parco Nazionale dello Stelvio, quali Mortirolo, Gavia, Cancano e il passo dello Stelvio, si sono aggiunte quelle del Passo Spluga, del Passo San Marco, la salita di Campo Moro in Valmalenco e il Passo Forcola di Livigno.

Tutte queste salite saranno protagoniste di Enjoy Stelvio Valtellina 2024 che prevede due novità: l’aggiunta in calendario di un’ulteriore data di chiusura della salita di Campo Moro (Valmalenco) e la possibilità di scalare, nella giornata di giovedì 29 agosto, il Mortirolo da Sernio. Una notizia sicuramente gradita agli sportivi che, oltre alla "classica" chiusura del Mortirolo da Mazzo di Valtellina (sabato 13 luglio), potranno così provare un’alternativa di grande fascino. "Ormai da tempo il cicloturismo nelle sue diverse declinazioni ha arricchito l’offerta che Valtellina e Valchiavenna sono in grado di garantire anche ai più esigenti appassionati - dichiara Davide Menegola, presidente della Provincia -. Dopo anni di investimenti mirati su tutto il territorio, i numeri sono incoraggianti. In questo ambito, la natura, è il caso di dirlo, ci ha davvero favoriti. Il nostro territorio, infatti, ben si presta alla pratica agonista e turistica di questo sport. Interventi, promozione e comunicazione hanno contribuito a rendere quella che fino a qualche anno fa era solo una visione una vera e propria vocazione. Un ruolo fondamentale lo ha giocato, inoltre, anche l’organizzazione di eventi prestigiosi, basti pensare al ritorno delle tappe Giro d’Italia che già in passato hanno reso famosi i nostri passi alpini". F.D’E.