Sondrio, nasce il comitato "Insieme per la vera sanità di montagna"

Siglata alleanza con Bellano. Obiettivo: trovare soluzioni ai problemi del servizio sanitario provinciale

L'ospedale di Sondalo

L'ospedale di Sondalo

Sondrio, 26 giugno 2018 - L’unione fa la forza: i quattro comitati civici sorti a Sondalo, Morbegno, Chiavenna e Bellano si sono fusi per meglio tutelare gli interesse della sanità pubblica nei territori montani. Il neo costituito comitato, assolutamente apolitico, «Insieme per la vera sanità di montagna» chiede «Soluzioni immediate per rispondere alle problematiche che affliggono, da ormai troppo tempo, il servizio sanitario provinciale a causa di tagli e ridimensionamenti a svantaggio dei servizi e delle strutture sanitarie pubbliche. I comitati popolari a difesa della sanità provinciale di Sondalo, Morbegno e Chiavenna unitamente a comitato di Bellano, sono pronti a scendere in campo, questa volta coesi, con l’intento comune di voler ribadire le molte richieste disattese, richiamando l’attenzione che il tema merita.

Da tempo, infatti, i comitati nell’ambito delle proprie attività hanno svolto, oltre ad una funzione di sensibilizzazione locale rivolta alla popolazione, anche un’azione di interazione nei confronti degli organi amministrativi ed istituzionali a vari livelli; si tratta di appelli e di petizioni popolari che, ad oggi, sembrano essere stati completamente inascoltati nonché disattesi. Il servizio sanitario nelle condizioni attuali, rappresenta priorità improcrastinabile nella provincia di Sondrio così come, di riflesso, nel bellanese nell’ambito della riforma del servizio di emergenza-urgenza». «Abbiamo deciso di unirci – fa sapere Ilaria Peraldini, del comitato sorto per tutelare il presidio ospedaliero di Sondalo – perché negli ultimi mesi la situazione della sanità pubblica sembra essere degenerata notevolmente. L’obiettivo ora è comune: il nostro intento non è più solamente tutelare un reparto o una struttura ma salvaguardare complessivamente l’intero apparato della sanità pubblica».

A farle eco Monia Mazzoni, del comitato di Morbegno: «Essendo in numero maggiore speriamo di riuscire a far sentire di più le nostre voci. Ci auguriamo che gli amministratori locali avanzino le nostre richieste nei tavoli opportuni». Mentre l’unione travalica i confini provinciali, andando ad inglobare anche il comitato di Bellano che, ormai da anni, lotta per il mantenimento dell’auto medica sul proprio territorio – al momento trasferita a Nuova Olonio a causa della frana di Gallivaggio – a Chiavenna le attiviste, anch’esse confluite all’interno di «Insieme per la vera sanità di montagna» sono giunte al quarto giorno di sit-in, riuscendo a raccogliere circa 400 firme a difesa del punto nascite della Città del Mera.