Una casa Caritas per i migranti, la Valmalenco non si oppone

I sindaci di Caspoggio, Lanzada e Chiesa: ma prima un’assemblea

Migranti

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Caspoggio, 16 gennaio 2018 - Non si sa ancora se e quando arriveranno i migranti, ma, nel frattempo, la Valmalenco si prepara. Attraverso la parrocchia, con i suoi sacerdoti, e i sindaci, dà la disponibilità ad accogliere un piccolo gruppo in un appartamento a Caspoggio. Di proprietà parrocchiale, la struttura è stata recentemente ristrutturata a spese della Caritas e potrà ospitare 4 o 5 persone o una famiglia.

Da tempo, nel comprensorio, si discute sull’eventualità di aprire le porte ai richiedenti asilo. «Quando, anni fa, si ventilava l’ipotesi di ospitarli in un albergo (opzione scelta in altri abitati della provincia di Sondrio, ndr), ci siamo opposti – spiega Miriam Longhini, primo cittadino di Chiesa – ma sull’eventualità di accogliere un piccolo nucleo in altra sede, i miei concittadini non si sono opposti, anzi hanno manifestato disponibilità». Quella della Valmalenco, territorio laterale rispetto alla Valtellina, è una realtà particolare, chiusa, geograficamente parlando, in cui «le condizioni di vita sono già di per sé difficili – commenta il sindaco di Lanzada, Marco Negrini –. Pensiamo che l’accoglienza non sia facile. Inoltre, non abbiamo mai avuto strutture disponibili che fossero adeguate. Ma quando, qualche mese fa, si è aperta la possibilità dell’immobile ristrutturato dalla Caritas, abbiamo fatto presente ai parroci che l’ideale sarebbe ospitare una famiglia o un piccolo nucleo così che possa integrarsi al meglio. Non potremo certo scegliere, ma credo che si tratti di un buon compromesso che dimostra la nostra apertura e che non dà motivi di preoccupazione alla popolazione malenca».

Insomma, nulla osta al prossimo, possibile ingresso di migranti, soprattutto se, in preparazione, sarà chiaro il progetto di insieme. Per questo, per preparare al meglio la comunità, venerdì alle 20.45, al cinema Bernina di Chiesa, i referenti Caritas interverranno in un’assemblea aperta a tutti, illustrando il progetto di accoglienza. «Dobbiamo partire con il piede giusto – precisa il sindaco di Caspoggio, Danilo Bruseghini – perciò, prima dell’assemblea pubblica, ho chiesto che parroci e responsabili della Caritas possano incontrare noi amministratori». Spetterà poi alla Prefettura indicare tempi e modi dell’arrivo che, visto il rallentamento dei flussi determinato dai recenti interventi del Governo, potrebbe non essere così immediato.