
Tirano, a Trivigno ha pesato la poca neve ma anche una serie si servizi per i turisti non attivati
Non c’erano le condizioni per riaprire la pista di fondo di Trivigno ma in un futuro, più o meno prossimo, gli attori interessati si sono impegnati a indire un tavolo per poter poi ripristinare un’attività molto apprezzata nel recente passato. Sono due anni, infatti, che la pista di fondo di Trivigno non viene aperta e che quindi non è a disposizione dei turisti, principalmente di quelli che decidono di trascorrere le proprie vacanze sulla neve ad Aprica, la località turistica più vicina all’anello benché non abbia "diritto di parola" sulla vicenda perché i terreni sui quali si sviluppa la pista sono sul territorio dei Comuni di Tirano e di Villa di Tirano.
"Desideriamo chiarire che la pista di Trivigno, non utilizzata già da 2 anni, è una realtà comprensoriale, la cui gestione è in capo alla Comunità montana Valtellina di Tirano - dicono nella dichiarazione congiunta la presidente della Cm di Tirano Giordana Caelli e i sindaci di Tirano Stefania Stoppani e di Villa di Tirano Franco Marantelli -. Per la stagione in corso, purtroppo, non è stato possibile avviare l’organizzazione necessaria per diversi motivi tra i quali: la stipula di un accordo pluriennale con i proprietari (privati) dei fondi, che si trovano sul Comune di Villa di Tirano e sul Comune di Tirano, l’individuazione di un soggetto abilitato alla battitura del tracciato e della sorveglianza e manutenzione ordinaria dello stesso, la predisposizione di servizi accessori, come parcheggi, wc e ristoro, per rendere fruibile l’area in modo adeguato. A questi aspetti si aggiunge la difficoltà legata alla scarsità di neve caduta in quota in questa stagione, un elemento che non ha certamente favorito l’avvio dell’attività".
I tre soggetti interessati vogliono però trovare una soluzione per poter riconsegnare, diciamo così, la pista ai tanti appassionati. "Siamo consapevoli dell’importanza di valorizzare una risorsa come la pista da fondo di Trivigno in disuso da ormai due stagioni, specialmente con le Olimpiadi invernali ormai alle porte. Abbiamo già costituito un tavolo di confronto tra i Comuni interessati e la Comunità montana per intraprendere le azioni necessarie per riportare questa attività all’altezza delle aspettative del nostro territorio e dei suoi visitatori".