A Piuro via ai boschi selvaggi nati sui terrazzi abbandonati Per creare il “Parco dei vigneti“

E’ iniziato, anche con l’aiuto dell’elicottero, il recupero degli antichi terrazzamenti a mezzacosta che cinquant’anni fa erano vigneti e poi sono stati abbandonati, lasciando posto all’avanzata del bosco. Si stima che, in passato, in paese ci fossero almeno 30 ettari di terreno coltivati a vite, oggi quasi completamente abbandonati, almeno fino a oggi perché l’amministrazione comunale ha deciso di scommettere sul ritorno alla produzione di vino in Valchiavenna. Il progetto, finanziato anche da Fondazione Cariplo, è iniziato dalla sponda destra del torrente Mera, a Nord Est dalla frazione di Borgonuovo nell’area denominata Stalle dei Ronchi a una quota compresa tra i 450 e i 680 metri. Nelle scorse settimane gli operai hanno abbattuto il bosco che era cresciuto sui terrazzamenti abbandonati nel secondo dopoguerra. Per ora è stata ripulita un’area di un paio di ettari, ma l’obiettivo è ripristinare l’antica superficie dei terrazzamenti di oltre 30 ettari, scavati con grande fatica tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 per la posizione che garantisce una perfetta insolazione.

Il disboscamento è solo il primo passo, dopo la rimozione delle radici degli alberi occorrerà procedere con la sistemazione dei muretti a secco che andranno in parte rifatti, poi si dovrà scegliere l’uva da impiantare. Siccome la zona è molto piovosa, anche mille millimetri l’anno, occorrerà puntare su un vitigno particolarmente resistente, gli esperti sono al lavoro per selezionare la qualità più adatta e la scelta potrebbe cadere su un incrocio tra la vite europea e quella americana o asiatica, così da conciliare la qualità della produzione finale con la resistenza alle malattie, i funghi e il freddo. Piante più sane saranno anche più facili da coltivare sui terrazzamenti che presentano una forte pendenza. Il sostegno alle viti sarà garantito attraverso una struttura realizzata con pali in legno di castagno, scelte per il loro basso impatto ambientale e per rispettare la tradizione secolare. L’obiettivo è creare, nel giro dei prossimi anni, un vero e proprio “Parco dei vigneti” della parte italiana della Val Bregaglia, garantendo la salvaguardia della montagna e nello stesso tempo promuovendo il turismo. Roberto Canali