Che cos’è l’ameloblastoma, il tumore al volto da 1,4 chili asportato a un paziente a Milano

Raro e benigno, a crescita lenta, localizzato nella mandibola e raramente, nella mascella, è caratterizzato da un gonfiore che, se non trattato, può evolvere in una grossa malformazione

Un'immagine radiografica dell'ameloblastoma

Un'immagine radiografica dell'ameloblastoma

L’ameloblastoma, patologia che ha determinato la formazione da 1,4 kg. asportata a un paziente a Milano, è un tumore odontogeno raro e benigno a crescita lenta, localizzato nella mandibola e, raramente, nella mascella. È caratterizzato da un gonfiore della mascella/mandibola di ampiezza variabile, che, se non trattato, può evolvere in una grossa malformazione sul volto.

Raramente sono presenti parestesie, dislocazione dei denti e riassorbimento delle radici adiacenti. Spesso ha una disseminazione locale, mentre l’evoluzione maligna e le metastasi sono rare. L’ameloblastoma è dunque un tumore che origina dalle cellule deputate alla produzione dello smalto dentale e coinvolge le ossa mascellari, più spesso la mandibola.

Caratterizzato da una forte aggressività locale, nei casi in cui la diagnosi avvenga in stato avanzato di malattia, è necessario procedere con un intervento. Il tumore alla mandibola o quello alla mascella si presentano come formazioni più o meno rotondeggianti che possono essere radiopache, radiotrasparenti o miste.

Spesso occorre approfondire lo studio della lesione con TC e RMN per comprendere meglio l’estensione della malattia e la sua natura. Distinguiamo cronologicamente tre fasi evolutive: una fase uniloculare, una fase pluriloculata (o a nido d’ape) e un’ultima fase uniloculare con numerose cisti annesse.

Spesso questa struttura è difficilmente identificabile e possono insorgere problemi di diagnosi differenziale, in quanto nelle prime fasi è poco distinguibile dalle cisti odontogene. Ogni dubbio però verrà sciolto con l’esame istologico che rivelerà la presenza di cellule stellate tipiche di questa forma tumorale.

Questo tumore può spostare gli elementi dentali e modificare notevolmente il profilo della corticale una volta persa la propria capsula. Proprio per questo suo improvviso possibile viraggio maligno, è spesso consigliato un procedimento diagnostico approfondito con TC.