Zingaretti lancia Letta: "Guida autorevole" per il Pd

L'ex segretario dem torna a parlare su Facebook: "Mi sono dimesso per non far implodere il partito". Draghi? "Italia in buone mani"

Enrico Letta e Nicola Zingaretti

Enrico Letta e Nicola Zingaretti

Roma - Dimissioni per evitare l'"implosione" del suo partito  e la consapevolezza che con Mario Draghi alla guida l'Italia "è in buone mani". E una volata a favore di Letta. Nicola Zingaretti torna a parle via Facebook dopo le clamorose dimissioni da segretario del Pd, che hanno portato smarrimento nel partito che ora punta a sostituirlo con Enrico Letta (che ha preso tempo per dire sì) che lui promuove. 

Il brusio

 "Ciò che si è realizzato in questi anni costituisce un patrimonio di tutti - ha scritto Zingaretti su Fb -. Eppure puntuali, quando le cose stavano migliorando, sono tuttavia tornati i soliti rumori di sottofondo e permanenti. Nessuna reale proposta politica alternativa, ma un lungo e strisciante lavorio distruttivo che stava allontanando il Pd dalla realtà". Un vociare, secondo l'ex segretario, in cui  "non c'entra niente il pluralismo o la collegialità, che rappresentano condizioni essenziali di un partito e che anzi in questi due anni hanno avuto nel Pd una nuova cittadinanza: quello che si è affermato è stato il rifiuto di sviluppare il confronto nelle sedi proprie per poi promuovere continue polemiche pubbliche. Mentre gli altri partiti rilanciavano il loro progetto, noi rischiavamo di implodere. Non si poteva andare avanti così".

I successi

Zingaretti ha però voluto anche sottolineare con forza il senso e i risultati del proprio mandato: "Negli ultimi due anni il Partito democratico, dopo la drammatica sconfitta del 2018, è tornato politicamente centrale, è salvo e più forte, ha governato l'Italia con risultati positivi e, grazie a donne e uomini straordinari, è tornato a vincere in molti Comuni e Regioni". La strategia? Quella di avere  "un Pd autonomo e forte in coalizioni competitive". Ma "la vocazione maggioritaria che dobbiamo coltivare, non significa isolamento o settarismo". Una risposta a chi gli ha rimporverato un eccessivo appiattimento sulla poltica espressa dall'ex premier Giuseppe Conte.

Il presente

Sul nuovo inqulino di Palazzo Chigi ha poi aggiunto. "Il governo Draghi ha iniziato il suo cammino. L'Italia è in buone mani. Dopo l'irresponsabile crisi, che ha portato alla caduta del governo Conte, sono soddisfatto si sia giunti a un'ottima conclusione".

Non sono mamcate parole che suonano come passaggio di testimone a favore di Enrico Letta: "Ora sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della segreteria sia Enrico Letta. La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche. Promotore di un progetto per l'Italia e l'Europa e baricentro di qualsiasi alternativa alle destre. Tutto il sistema politico italiano sta ridefinendosi. Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo"