Stipendi dei parlamentari: quanto guadagnano i deputati e i senatori lombardi

La classifica dei più ricchi della Lombardia. Il reddito medio è di 135 mila euro, ma alcuni dichiarano molto di più: dopo Berlusconi, spuntano anche Tremonti, La Russa e Santanché

Illustrazione di Arnaldo Liguori

Illustrazione di Arnaldo Liguori

Il più ricco è Silvio Berlusconi, con un reddito di 4,5 milioni di euro e un patrimonio stimato di 6,4 miliardi. Il più povero è il deputato bresciano Fabrizio Benzoni, che dichiara un reddito annuo di 21.600 euro. Ma quest’ultima è un’eccezione, dato che il reddito medio dei cento parlamentari lombardi è di circa 135 mila euro.

I rappresentati del popolo guadagnano, insomma, molto più dei cittadini che li eleggono (il reddito medio italiano è inferiore a 30 mila euro). Un reddito alto dovrebbe servire a garantire loro autonomia rispetto alla corruzione e mezzi sufficienti per svolgere al meglio i loro compiti. Per questo la trasparenza è d’obbligo e ogni parlamentare deve (o dovrebbe) pubblicare la propria dichiarazione dei redditi entro tre mesi dalla proclamazione.

Chi sono i 10 parlamentari più ricchi

Silvio Berlusconi dichiarava nel 2013 un reddito di 4,5 milioni di euro, non paragonabile agli altri. A parte di lui, il parlamentare più ricco è l’economica Giulio Tremonti, che nel 2022 ha dichiarato un reddito totale di quasi 1,6 milioni di euro nonché 10 fabbricati, alcuni terreni, quote di partecipazione in una società immobiliare e le sue auto (una Jeep Grand Cherokee un Land Rover Defender).

Dopo Tremonti, terzo in classifica, c’è l’ex presidente del Consiglio Mario Monti, con un reddito di 455 mila euro e un patrimonio che nel 2010 era stimato a circa 11,5 milioni di euro. Quarta e quinta posizione per due vertici di Fratelli d’Italia: il presidente del Senato e fondatore del partito Ignazio La Russa, con un reddito di 381 mila euro, e la ministra del Turismo Daniela Santanché, con 298 mila euro.

Seguono, in ordine, il deputato della Lega Alberto Gusmeroli, la senatrice a vita Liliana Segre, il deputato dei Fratelli d’Italia Novo Umberto Maerna, la senatrice Stefania Gabriella Anastasia Craxi (figlia dello storico leader socialista Bettino Craxi) e il senatore Giuliomaria Terzi di Sant'Agata, erede della nobile famiglia bergamasca dei Terzi ed eletto in quota Fratelli d’Italia.

 

In quali partiti si trovano i redditi più alti

Secondo i dati pubblicati dal Parlamento italiano, il reddito medio dei parlamentari cambia parecchio in relazione all’appartenenza partitica. I redditi maggiori si trovano tra i partiti di centro-destra: la media degli appartenenti a Fratelli d’Italia è 220 mila euro, che scende a 130 per Forza Italia e 114 per la Lega. Quello dei deputati e senatori del Partito democratico e del Movimento 5 stelle si attesta intorno a 99 mila euro (che è il reddito normale di chi fa il parlamentare di lavoro), mentre un po’ più basso quello dei rappresentanti di Azione-Italia Viva.

Questa discrepanza potrebbe spiegarsi, in parte, con la maggiore adesione della ricca classe imprenditoriale ai partiti di centrodestra comunemente registrata a livello storico. Di converso i parlamentari del Partito democratico, che spesso sono politici di professione, hanno spesso come unico reddito quello garantito dalla Camera di provenienza e da esso poco di discosta, sia al rialzo che al ribasso.

 

Le donazioni elettorali

Tutti i parlamentari, insieme alla documentazione patrimoniale, devono registrare anche tutte le donazioni elettorali che ricevono, purché la somma di queste superi i 3.000 euro. In tutto, sono 17 i deputati e senatori che hanno ricevuto somme maggiori di questa.

Tra chi ha ricevuto le donazioni più consistenti figurano nove politici del centrodestra, cinque del Partito democratico, due di Azione-Italia Viva. Nessuno del Movimento 5 stelle. Le cifre più alte vanno a nome di Alessandro Cattaneo, capogruppo alla Camera per Forza Italia (66 mila euro), Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati (55 mila euro) e Lia Quartapelle Procopio, deputata varesina del Pd (55 mila euro).

I nomi dei donatori sono indicati nei documenti presentati al Parlamento, ma nella versione pubblicata online sono tutti censurati. Sono tuttavia indicate le cifre di ogni singola donazione.

 

Chi non ha pubblicato il proprio reddito

Ogni parlamentare deve pubblicare entro tre mesi la propria dichiarazione dei redditi secondo quanto previsto dal decreto-legge 28 dicembre 2013 numero 149. Al 18 gennaio, però, non tutti hanno ancora pubblicato la loro dichiarazione patrimoniale.

Tra i deputati e senatori che sono nati o vivono in Lombardia, sono 14 quelli di cui non conosciamo il reddito: Eleonora Evi e Tito Magni di Alleanza Verdi Sinistra; Lorenzo Malagola, Andrea Mascaretti, Carlo Maccari, Renato Ancorotti e Paola Mancini di Fratelli d’Italia; Fabrizio Sala, Alessandro Sorte e Maurizio Casarco di Forza Italia; Carlo Cottarelli e Simona Bonafè del Partito democratico; Andrea Paganella della Lega; e infine, Elena Sironi del Movimento 5 stelle.

Nota: Sono state utilizzate le documentazioni patrimoniali disponibili sui siti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, la quasi totalità riferite all'anno 2022 e in qualche caso al 2021.