Consultazioni, iniziato il secondo tempo di Draghi

Oggi l'incontro con i partiti minori e domani con i big poi, forse già mercoledì, la lista dei ministri. Calenda e Bonino ribadisconoi: "Massima sintonia"

Via al secondo giro di consultazioni per Mario Draghi

Via al secondo giro di consultazioni per Mario Draghi

Roma, 8 febbraio 2021 - Da oggi a venerdì, giornata nella quale vorrebbe chiudere la partita salendo al Colle e incontrare il presidente Sergio Mattarella, saranno giorni decisivi per la formazione del governo Draghi. Sabato l'ex presidente Bce ha incassato il sostegno pieno, per nulla scontato in questa forma, della Lega di Matteo Salvini e la disponibilità del M5s. Una ottima base di partenza per avere i  numeri necessari per superare la prova del voto a Camera e soprattutto senato. In programma tra oggi e domani le consultazioni con i partiti politici e poi l'incontro con le parti sociali. In mezzo il programma da limare e poi la lista con i nomi dei ministri che potrebbe essere già annunciata mercoledì. Una lista che potrebbe contenere un mix tra tecnici e politici di peso nei singoli partiti. Per Draghi anche il problema di scioglere alcuni veti come quello di Leu alla presenza nel governo della Lega.

Politicamente poi, incassato il sì pieno di Lega, Pd, Iv e Forza Italia, resta il nodo della compattezza pentastellata nel sostenere il governo Draghi. Qui potrebbero essere fondamentali la conferma di scelte care ai grillini come il reddito di cittadinanza.

La lunga settimana di  consultazioni del premier incaricato  Mario Draghi è iniziata verso le 8.40 quando ha lasciato la sua abitazione a Città della Pieve. Nel casolare immerso nella quiete della campagna dell'Umbria, il presidente del Consiglio incaricato ha trascorso il fine settimana sicuramente impegnato a mettere a punto gli ultimi particolari in vista dei confronti decisivi per formare il nuovo Governo. Oggi dovrà incontrare i partiti minori mentre domani toccherà a quelli con il maggior peso a Camera e Senato. 

Intanto l'ex premier Giuseppe Conte ha chiarito di non voler entrare nel governo ma anche che "voltare le spalle a Draghi vorrebbe dire voltare le spalle al Paese. Temo la Lega, come sa anche Crimi, ma noi dobbiamo rimanere al tavolo perché dobbiamo dare una prospettiva al Paese. Non dobbiamo auto isolarci ed essere autolesionisti".

Calenda e Bonino

"L'appoggio di Azione e Più Europa è pieno, incondizionato e permarrà. Non si limita a questo momento di entusiasmo generalizzato. Gli abbiamo assicurato appoggio anche per i momenti difficili che senza dubbio arriveranno". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Le priorita' sono "le politiche ambientali, la scuola, l'uscita dal blocco dei licenziamenti e una grande attenzione al mondo produttivo". "Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che ci chiede la commissione europea, il fisco, la burocrazia e la giustizia, e abbiamo aggiunto anche la giustizia penale, con il lato drammatico della situazione delle carceri. Ha sottolineato una scelta convinta per il processo europeo ed una scelta convinta di schieramento atlantico", ha aggiunto la senatrice di "Piu' Europa-Radicali italiani", Emma Bonino

Psi e Maie

"Abbiamo una definizione molto più precisa del programma con cui il professor Mario Draghi si presenterà per la formazione del suo governo . L'impostazione e' divisa in quattro punti, da una parte c'e' una forte cornice europeista, dall'altra tre riforme in tre campi fondamentali: la pubblica amministrazione, la giustizia, il fisco, un'attenzione particolarissima al mondo del lavoro, e la questione scuola". Lo ha detto il senatore Riccardo Nencini, Psi, al termine dell'incontro con Draghi. "Oggi Draghi ha un'opera da ricostruire molto piu' delicata rispetto alla situazione in cui si e' trovata l'Italia nel dopoguerra - ha aggiunto -. Quello che sta per nascere e' un governo che non ha precedenti in Italia". Per Antonio Tasso, gruppo Maie "oltre a quello sanitario sono tanti i temi critici da affrontare, da quello sanitario a quello legato alla scuola".

Il Gruppo Misto

Ad aprire le danze era stato il Gruppo Misto, un colloquio di quindici minuti circa, al termine del quale Manfred Schullian del Svp, presidente del Misto-minoranza linguistiche, ha dichiarato che "tre sono le aree tematiche dove Draghi ritiene necessarie riforme, ossia Pubblica amministrazione, fisco e giustizia civile e noi siamo d'accordo". 

Salvini e il modello lombardo

«Domani la priorità che porteremo al tavolo del professor Draghi, mentre altri si occupano di ministeri e di poltrone, sarà soprattutto la salute. C'è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo a  Draghi il modello Bertolaso».

Tajani e il governo dei migliori

"Non è questione di totonomine, l'importante è che ci siano persone competenti. Tecnico o politico? Un  governo di persone serie che diano risposte concrete", perché "quando la casa va a fuoco devi spegnere l'incendio insieme, anche se nell'ultima riunione di condominio hai litigato con un condomino".

Serracchiani e i trasformisti

"Il nostro faro e' la salvezza del Paese senza calcoli di partito. Siamo un punto fermo in un mondo politico trasformista. Ora Draghi puo' essere la chiave per l'utilizzo migliore delle risorse del Recovery Plan".

Meloni e la maggioranza sgangherata

"Il problema non è Draghi, del cui programma non sappiamo nulla, quanto la sua maggioranza sgangherata, un'ammucchiata che finirà per costringere il premier a continue mediazioni al ribasso. Mentre ora l'Italia ha bisogno di scelte coraggiose che soltanto una maggioranza coesa, con una visione chiara e un forte mandato popolare può fare".

Di Battista eretico a cinque stelle

"Draghi non è cambiato, non si è convertito all'interesse generale, non ha preso coscienza delle perversioni del liberismo. D'altro canto un capitalista finanziario è per sempre. Semplicemente vuole fare il Presidente della Repubblica e per arrivare al Quirinale è disposto persino a guidare un  governo di unità nazionale (Dio ce ne scampi) se gli venisse richiesto. Sono parole che ho scritto cinque mesi fa. Le scrissi quando ebbi la sensazione che si stesse lavorando ad un  governo Draghi. Si può rispettare, però,  un uomo anche facendo opposizione. Io la mia scelta l'ho presa, e vado fino in fondo"

Bonino a Salvini

Tweet al vetriolo di Emma Bonino: "Non sono io a sentire imbarazzo nella scelta di sostenere una maggioranza europeista di un  governo  Draghi. L'imbarazzo, semmai, è tutto dei sovranisti che ora dovranno cambiare la collezione di felpe e mascherine".

 

Aspettanto una soluzione politica, la crisi di  governo nel pieno della pandemia crea stress e incertezza provocando un senso di scoraggiamento dei cittadini sul proprio domani. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico) su un campione di 761 persone. In particolare il 68% degli intervistati ammette di risentire del clima d'instabilità politica che stiamo vivendo; solo il 13% sembra non preoccuparsene. Oltre il 70%, inoltre, ha paura di non essere tutelato sufficientemente dalla classe politica e per questo ammette di non aver molta fiducia in essa; il 47 per cento ammette che l'instabilità politica è in grado di causare, in via indiretta, nervosismo, ansia, stress, preoccupazioni eccessive per la propria progettualità. Infine l'86% non crede in un ritorno alla normalità, come quella a cui eravamo abituati prima della pandemia. 

 

I programma di oggi delle consultazioni

Ecco il programma di oggi del secondo giro di consultazioni   Dallee 15 alle 15.15 con il gruppo Misto della Camera-minoranze linguistiche.

Dalle 15.30 alle 15.45, Maie-Movimento italiani all'estero-Psi.

Dalle 16 alle 16.15, Azione, +Europa-Radicali 

Dalle ore 16.30 alle 16.45, Noi con l'Italia-Usei-Cambiamo!-Alleanza di centro 

Dalle 17.30 fino alle 18,  con il gruppo per le Autonomie