Elezioni, Gallera fuori dalla corsa: l’ex mister Welfare paga ancora l’effetto pandemia

Per il politico milanese sembrava essere giunta l’ora del riscatto: solo fino a qualche giorno fa il suo nome sembrava destinato ad entrare nel novero dei candidati. Niente da fare, invece

Giulio Gallera

Giulio Gallera

Milano - «Il rischio è che noi scrivessimo Giulio Gallera e gli elettori leggessero Maurizio Crozza. Ed è un rischio che non possiamo correre in una tornata elettorale che per Forza Italia si annuncia difficile". Sta tutto qui il motivo per il quale l’ex assessore regionale al Welfare non ha trovato posto nelle liste dei candidati alla Camera per le elezioni del 25 settembre. Una sintesi spietata, quella che arriva dagli ambienti forzisti lombardi. Eppure per Gallera sembrava essere giunta l’ora del riscatto: solo fino a qualche giorno fa il suo nome sembrava destinato ad entrare nel novero dei candidati. Niente da fare, invece. L’operazione rilancio al momento non sembra essergli riuscita: sconta ancora le gaffe commesse nei mesi più duri della pandemia da Coronavirus, esattamente quelle gaffe che indussero Crozza a dedicargli una (fortunata) imitazione nel corso suo programma televisivo. A dirla tutta, in quelle imitazioni Crozza faceva per due: per l’assessore ma anche per il governatore lombardo Attilio Fontana, entrambi accomunati dalla popolarità procurata dalla satira.

Una popolarità a volta controproducente: è il caso dell’ex assessore. Quali gaffe? Da quella sull’indice Rt alle foto delle sue uscite di jogging fuori dal Comune di residenza pubblicati sui suoi canali social nei giorni cui vigeva la zona arancione. A poco è servito, per ora, il libro col quale Gallera ha voluto raccontare dal suo punto di vista i mesi della pandemia. Dopo essergli valse le imitazioni di Crozza e la cacciata dalla Giunta, quelle gaffe, ora, gli sono costate la candidatura in Parlamento. La storia non la scrivono gli ex assessori. A volte la scrivono i comici.