Lega, la fronda lombarda dà battaglia: "La scissione? È una possibilità"

Sabato a Biassono i nostalgici della prima ora. Fava: "Noi alternativi a Salvini"

L’utimo raduno della Lega a Pontida

L’utimo raduno della Lega a Pontida

L’appuntamento è per la mattinata di sabato nella sala Cattaneo, a Biassono, in Brianza. Il titolo dell’evento, “Per il Nord! Riparte la battaglia”, campeggia nel manifesto su sfondo verde con i caratteri usati all’epoca nella campagna di Roberto Maroni con lo slogan “Prima il Nord”. Un’iniziativa che vede in prima fila Giovanni (Gianni) Fava, mantovano di Viadana, tre legislature da deputato alle spalle, ex assessore regionale, antagonista di Salvini per la segreteria nel 2017. Primo scopo fare sentire, dopo la batosta elettorale, la voce della Lega Nord che, formalmente e giuridicamente, non ha mai smesso di esistere (e di non identificarsi con la Lega per Salvini premier, il Capitano l’ha commissariata con il fedelissimo Igor Iezzi).

L'analisi

«Una situazione anomala - stigmatizza Fava -, unica, con due partiti: uno che si presenta alle elezioni e l’altro che gli presta il simbolo e un segretario che è stato segretario di due partiti diversi fino a quando non lo abbiamo fatto presente. Allora si è fatto da parte e ha commissariato la Lega Nord. Così sono due anni che siamo commissariati". Al primo strale Fava fa seguire una premessa per ribadire il "no", immediatamente espresso, al “Comitato Nord” di Umberto Bossi: "Non ho mai aderito alla Lega di Salvini e quindi non aderisco a quella che, di fatto, è una sua corrente interna".

I partecipanti

All’appuntamento “nordista” sono attesi sostenitori, militanti rimasti nella vecchia casa, quelli che hanno aderito a gruppi come Grande Nord e Pro Lombardia Indipendenza, anche se gli organizzatori sottolineano che la partecipazione, per chi vorrà esserci, sarà a titolo individuale. Lo conferma, assicurando la sua presenza, Davide Boni, alle spalle un folto curriculum che lo ha visto, fra le altre cose, presidente della Provincia di Mantova e assessore al Pirellone: "Ci andrò non come Grande Nord ma come militante leghista della prima ora, visto che sono nel movimento dal 1989". L’associazione Autonomia e Libertà, fondata da Roberto Castelli, invierà una rappresentanza. "Quella di Biassono - dice Fava - è un’assemblea autoconvocata da persone che ritengono vitale tornare ad avere un sindacato nel Nord. Persone che non hanno mai smesso di credere a un movimento post-ideologico, liberale ed europeista e non hanno mai accettato una deriva della Lega totalmente sbilanciata a destra, sovranista e antieuropeista".

Alternativa o scissione?

Sarà il primo squillo “ufficiale” dell’anti salvinismo? "Come mentalità e convinzione sono contrario alla politica ’contro‘. Si parla invece di alternativa. Salvini si è fatto un partito personale, con il quale continua a misurarsi con gli elettori. Quello che non è lecito è che abbia tenuto in ostaggio la vecchia Lega, riducendola a una ‘bad company’ e impedendo ai militanti di esercitare le proprie opinioni in un partito pubblico". Anche la Lega Nord si deve confrontare sul suo futuro. "Esiste ancora, anche se non fa attività politica. Il consiglio federale dovrà fissare la data di un congresso straordinario: un punto di non ritorno, che dirà se si potrà fare politica in quel contenitore, innovandolo, oppure dare vita a una scissione, fondendo tutti i movimenti autonomisti".