
L'incontro tra la delegazione M5S e il presidente Fico
Roma, 30 gennaio 2021 - Iniziata ufficialmente la quattro giorni di consultazioni del presidente della Camera. L'esploratore Roberto Fico ha ricevuto la delegazione del suo Movimento Cinque Stelle composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo e vicecapogruppo di Camera e Senato poi il Pd guidato da Nicola Zingare seguito da Italia Viva di Renzi e da Leu.
In questo giro di incontri Roberto Fico dovrà vedere se è possibile ricostruire quella maggioranza che permetta al Paese di rispondere, come ha detto il presidente della Repubblica, alle 3 emergenze: sanitaria, sociale ed economica. Ma Fico dovrà soprattutto capire quale sia il nome per palazzo Chigi. M5s, Pd e Leu hanno aperto a riprendere i fili del confronto con i renziani, ma ponendo il paletto che a guidare l'esecutivo sia di nuovo Giuseppe Conte. Italia viva si è detta disponibile a sedersi al tavolo per parlare di contenuti. Poi, come ha spiegato Matteo Renzi dopo le consultazioni al Colle, verrà il momento dei nomi.
Fornaro e Leu
"Abbiamo ribadito in pieno il leale sostegno per una ripartenza con un governo presieduto da Giuseppe Conte. Non abbiamo posto veti ma chiediamo che anche le altre forze politiche si comportino di conseguenza. Non è accettabile che c'è una parte della coalizione che ha diritti e doveri e un'altra che ha solo diritto di critica. Per noi in una coalizione si sta con lealtà". Cosi' il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro al termine del colloquio con il presidente Roberto Fico.
Renzi e Italia Viva
E' durato un'ora e venti minuti il colloquio con la delegazione di Italia Viva, guidata da Matteo Renzi: l'incontro più lungo. La delegazione Iv è composta anche da Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Teresa Bellanova. "La scelta di Mattarella di un mandato esplorativo a Fico consente quello che Italia viva chiedeva da tempo: un confronto sui contenuti. Questa discussione non è una discussione tra singole forze politiche ma sul futuro del Paese", ha detto Renzi al termine dell'incontro. "Noi siamo pronti a fare la nostra parte su un documento scritto che tolga a tutti gli alibi - ha aggiunto -. Ci sono molti elementi divisivi: il Mes, il blocco delle infrastrutture, il reddito di cittadinanza. Io credo che nessuno si possa permettere di imporre le proprie idee, Iv è disposta a discutere su tutto, ma abbiamo bisogno di un tavolo. Il Mes significa 36 miliardi per la sanità, noi siamo convinti che servano, se M5s è contrario cercheremo di capire le ragioni e cercheremo di capire tutte le ragioni su tutti i punti ma se noi siamo disponibili vogliamo la stessa disposnibilita'"
Zingaretti e il Pd
Dopo l'incontro con il presidente Fico, Nicola Zingaretti ribadisce la linea del Pd: "Noi faremo di tutto per essere leali e coerenti e che tutti lo siano perché a questo punto non si può più sbagliare. Necessità di fare in fretta e are certezza e sicurezza al Paese. Pensiamo che sia possibile farlo, ci sono le condizioni per farlo e il Pd farà di tutto per raggiungere questo obiettivo".
Crimi e il M5S
"Abbiamo ribadito che per noi la scelta del premier Conte è indiscutibile, è il frutto della sintesi dell'equilibrio che e' stato raggiunto intorno alla sua sua figura. E' quindi su quella figura che riteniamo si possacostruire un grande lavoro.Siamo pronti ad affrontare questa sfida con tutte le forze che hanno composto la maggioranza questo anno e mezzo per dare al Paese un governo nel più breve tempo possibile, che è quello di cui abbiamo bisogno", ha detto Vito Crimi, capo politico del movimento.
Il centrodestra
"Una maggioranza litigiosa e inconcludente, che ha portato il Paese sul lastrico e sta mettendo a rischio le risorse del Recovery Fund, ha chiesto di poterci riprovare. Un ritenta sarai più fortunato che è francamente poco comprensibile per gli italiani. Anche perché la domanda sorgerebbe spontanea: ma se dovevano tornare al punto di partenza non potevano telefonarsi prima ed evitare questa irresponsabile perdita di tempo?", così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Matteo Salvini si affida ai social: "Colazione, al succo di fico preferisco la spremuta d'arancia. Buon sabato Amici". con tanto di selfie su twitter ed evidente riferimento al mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico
Il sondaggio
Intanto secondo un sondaggio Ipsos sul gradimento dei leader è Giuseppe Conte in testa, e Matteo Renzi ultimo. Conte guadagna due punti e arriva al 58, seguito da Roberto Speranza (39), Giorgia Meloni (33), Nicola Zingaretti (30), Dario Franceschini (30), Matteo Salvini (28), Luigi Di Maio (28), Silvio Berlusconi (27), Alfonso Bonafede (23), Vito Crimi (22) e infine Renzi con il 10 che perde 2 punti. Mentre per quanto riguarda le intenzioni di voto: Lega al 22%, Pd 19,3%, M5S 18,1%, Fdi 15,3%, Fi 8,9%, Azione 3,1%, Sinistra 2,9%, +Europa 2,3% e Iv 2,3%. Alla domanda sul Conte Ter è favorevole il 43%, contrario il 36% mentre il 21% non sa. Sarebbe meglio un governo istituzionale? Per il 46% no mentre il 22% sarebbe a favore, il 32% non lo sa. Quindi, la domanda sulla elezioni anticipate: per il 47% sarebbe meglio evitarle, il 28% è a favore e il 25% non sa.