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Governo, un'altra mission per l'economista cremonese Carlo Cottarelli

Cottarelli ha accettato con riserva l'incarico, conferito dal presidente della Repubblica, di formare il nuovo Governo. Ecco chi è il tecnico noto come "mister spending review"

L'economista Carlo Cottarelli (Ansa)

Cremona, 28 maggio 2018  - L'economista cremonese Carlo Cottarelli, stamattina al termine dell'incontro al Quirinale,  ha accettato con riserva l'incarico, conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di formare il nuovo Governo. Obiettivo: tirare l'Italia fuori dallo stallo che dura dal 4 marzo. Un compito non semplice. Ma d'altronde non lo era stato nemmeno l'incarico di dare una sforbiciata ai conti pubblici affidatogli nel 2013 da Letta.

Nato a Cremona nel 1954, laureato in Economia a Siena, master alla London School of Economics, ha lavorato dal 1981 al 1987 presso la direzione monetaria del Servizio Studi della Banca d'Italia e dal 1987 al 1988 al Servizio Studi dell'Eni. E' stato direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per Italia, Albania, Grecia, Malta, Portogallo e San Marino da novembre 2014 a ottobre 2017. Da ottobre 2013 a ottobre 2014 - nei governi Letta e Renzi - è stato commissario per la Revisione della Spesa Pubblica in Italia. Dal 2008 al 2013 Direttore del Fiscal Affairs Department del Fondo Monetario Internazionale. Attualmente, oltre ad essere Direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (incarico a titolo gratuito), è visiting professor alla Bocconi.

Nei giorni scorsi, Cottarelli aveva espresso dubbi sul contratto di governo Lega-M5s. "La dimensione delle risorse per fare tutte queste cose, dalla flat tax al reddito di cittadinanza, si aggira intorno a 110-125 miliardi, un mucchio di soldi. La mia spending review era di 32 miliardi ed era comunque difficile".