Pavia, il sindaco Fracassi: "Obbligo vaccinale, scelta confusa e tardiva"

Il sindaco leghista Fabrizio Fracassi sugli over 50 che dal 15 febbraio dovranno avere il super green pass per andare al lavoro

Il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi

Il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi

Pavia - Gli over 50 dal 15 febbraio per andare al lavoro dovranno esibire il super green pass che si ottiene o attraverso il vaccino o con la guarigione dal Covid. Un obbligo, introdotto dal nostro Paese per primo in Europa, che non piace a tutte le forze politiche, anche di maggioranza. «Forse qualcuno a Roma perde un po’ il contatto con la realtà – commenta il sindaco Fabrizio Fracassi affrontando il nodo del suo partito, la Lega – La storia dell’obbligo vaccinale ci è caduta addosso e si è detto tutto e il contrario di tutto, questo ha creato caos e scompenso tra le persone. Ma se si fosse deciso immediatamente per l’obbligo, forse ci saremmo evitati molti problemi".

In base agli ultimi dati Pavia rientra nella top ten delle province più colpite dalla quarta ondata. "In cima ai miei pensieri c’è la mia città – aggiunge il primo cittadino – Poi ovviamente osservo le vicende nazionali e a volte rimango perplesso. Per fortuna invece con le strutture di Regione Lombardia c’è un confronto continuo che aiuta a fronteggiare i problemi". Attualmente al San Matteo i ricoverati per Covid sono 132, con un aumento del 40% nelle ultime due settimane.

«I numeri sono molto pesanti – prosegue Fracassi – Dall’inizio della pandemia ho un rapporto stretto con il San Matteo e so che ogni caso Covid in più toglie risorse ad altre urgenze. Gli imprenditori, poi, chiedono di lavorare e in sicurezza, lo stesso che pretendo io nei miei uffici". E il primario di malattie infettive del Policlinico Raffaele Bruno su Twitter commenta: "Spero che chi è preposto a prendere decisioni non si penta delle scelte tardive per la tutela della salute collettiva. In particolare per chi ha altre patologie e non può curarsi perché gli ospedali sono pieni di pazienti Covid non vaccinati".

Secondo Fausto Baldanti, responsabile del laboratorio di Virologia molecolare del San Matteo, "la variante Omicron ci avvicina a una progressiva “raffreddorizzazione“ del virus. Uno studio cui ho lavorato ci mostra che la variante si lega meno al recettore Ace2, la porta d’ingresso che il virus usa per entrare nelle cellule. Già quattro coronavirus che oggi portano il raffreddore hanno avuto un’evoluzione simile: in quel caso sono serviti diversi decenni, per il Sars-CoV-2 potrebbe succedere molto prima, con i vaccini acceleriamo il processo". E a Belgioioso, a causa della malattia di molti addetti al servizio rifiuti, raccolta, pulizia, svuotamento dei cestini e funzionamento della piazzola ecologica potrebbero subire disservizi. Lo comunica il sindaco Fabio Zucca, scusandosi con i cittadini.