Elezioni comunali, che Fracassi a Pavia: subito sindaco

Il centrosinistra diviso lascia strada al successo della Lega

Centrodestra in festa per l'elezione di Fabrizio Fracassi (Torres)

Centrodestra in festa per l'elezione di Fabrizio Fracassi (Torres)

Pavia, 28 maggio 2019 - Oltre il 50% di preferenze, 53,34% per l’esattezza e Fabrizio Fracassi è stato eletto sindaco al primo turno. Un risultato mai messo in discussione fin dalle prime sezioni scrutinate, poiché il distacco tra il candidato della coalizione di centrodestra e Ilaria Cristiani, che guidava la compagine di centrosinistra, è sempre stato notevole. Quasi 60mila gli elettori chiamati al voto e buona l’affluenza, 63,8%. Alle urne si sono presentati 38.311 pavesi, 18.121 uomini su 28.249 aventi diritto e 20.190 donne su 31.740.

Ottima l’affermazione della Lega che ha ottenuto oltre 9mila voti (26,51%) e di Forza Italia, che ne ha avute più di 4mila (11,85%). Un risultato legato ai risultati delle Europee, che ha portato l’europarlamentare Angelo Ciocca a festeggiare a palazzo Mezzabarba con una torta con scritto 90mila preferenze. Tornando ai risultati delle amministrative, molto bene sono andate anche le due liste civiche di centrodestra Pavia Prima e soprattutto la formazione ispirata a Francesco Adenti, Pavia Ideale che era il cosiddetto “listino” di Fracassi che ha chiuso con il 6,32%. «Da quando ho lasciato la giunta Cattaneo cinque anni fa – ha commentato Fabrizio Fracassi varcando la soglia della sala consiliare – non ho più messo piede nell’aula in cui si tengono i Consigli comunali. Alle precedenti elezioni sono risultato il primo dei non eletti, ci sono rimasto talmente male da non voler più entrare nella sala. Adesso sono profondamente emozionato». Delle cinque liste che sostenevano il centrodestra e l’elezione a sindaco di Fracassi, il Carroccio ha ottenuto l’affermazione migliore, mentre Forza Italia ha mantenuto il proprio elettorato. Pavia Ideale è arrivata al 6,31, e Pavia Prima, la lista che presentava il maggior numero di donne, si è fermata al 5,7.

Anche a Pavia, come nel resto d’Italia è la Lega il primo partito, ribaltando la tradizione che vuole la città delle cento torri legata al Partito democratico. La formazione politica di Zingaretti in questa tornata elettorale si è fermata al 22,82%. Sommando questo risultato a quello ottenuto da “Pavia a colori” dell’ex assessore Alice Moggi, che ha avuto il 5,68%, e a Più Europa di Cristina Niutta che ha ottenuto il 2,19% si arriva al 30,68% per l’intera coalizione di centrosinistra che candidava a sindaco Ilaria Cristiani. Amara la sconfitta del Movimento 5 Stelle, costretto a fermarsi sotto il 5%. Ancora più cocente il risultato di Cittadini in Comune che candidava a sindaco Stefano Spagoni e non è neppure riuscita a raggiungere l’1% dei voti. È andata meglio a Rifondazione comunista con il suo candidato Paolo Cattaneo, che ha ottenuto l’1,8%, mentre Cittadini per Depaoli ha totalizzato il 9%, regalando all’ex primo cittadino quella che ha letto come una buona affermazione personale.