Leonardo, sulle tracce di Monna Lisa: la docufiction parte da Pavia

Chi si nasconde dietro al ritratto più famoso del mondo? E se fosse Isabella D’Aragona, nipote di Ludovico il Moro che visse in esilio a Pavia?

Le riprese al Castello per la docufiction sulla Gioconda

Le riprese al Castello per la docufiction sulla Gioconda

Pavia, 22 giugno 2018 - Chi si nasconde dietro al ritratto più famoso del mondo? E se fosse Isabella D’Aragona, nipote di Ludovico il Moro che visse in esilio a Pavia? A svelare i misteri custoditi nel sorriso enigmatico della Gioconda penserà una docufiction: “Identità di Monna Lisa”. Andrà in onda, in vista del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci che cade nel 2019, sulle reti Mediaset, Focus e Sky arte. Mai prima d’ora si era indagato sull’identità della misteriosa donna e mai prima d’ora si era pensato di raccontare Leonardo attraverso quattro dame. Quattro, infatti, sono le ipotesi più accreditate per dare un nome e un cognome a quel volto che a secoli di distanza incanta migliaia di visitatori del Louvre: Isabella d’Aragona, Bianca Giovanna Sforza, Lisa Gherardinni del Giocondo e Pacifica Brandani. Donne diverse, che abitavano in zone differenti. Ripercorrendo i luoghi in cui hanno vissuto da Lagonegro a Urbino passando per Firenze e la Lombardia, una troupe della Sydonia production con l’aiuto di esperti e innovative tecniche, proverà a fare luce sull’ “enigma Gioconda”.

Un mistero nel quale si inserisce a pieno titolo Pavia. Non a caso il regista Luca Trovellesi Cesana con i suoi operatori mercoledì è stato al castello di Pavia per effettuare alcune riprese dell’atmosfera rinascimentale che ancora si respira dietro le antiche mura. «Non ci sono certezze su chi si nasconda dietro al volto della Gioconda - spiega il regista -. Noi cerchiamo di fornire quattro identikit sulla base di studi e documenti». La tesi finora più accreditata è che si tratti di Lisa Gherardinni del Giocondo, ma potrebbe anche essere Pacifica Brandani, cortigiana amante di Giuliano de’ Medici. Secondo la studiosa tedesca Maike Vogt-Luerssen, che da dieci anni si occupa di Monna Lisa, «la donna dipinta da Leonardo sarebbe Isabella d’Aragona nipote di Ludovico il Moro».

E stando a quanto Giovanni Giovannetti riporta nel libro “Indagine su Leonardo”, il quadro potrebbe essere nato proprio a Pavia. «Leonardo dipinge il primo ritratto ufficiale della duchessa tra il 19 maggio e il 19 agosto 1489 - sostiene la studiosa tedesca - ambientandolo a Pavia». La troupe ha ripreso il loggiato, alcune sale del castello e la cappella ducale. «I misteri da svelare sono ancora molti - rivela il regista senza togliere nulla alla suspance - anche partendo dalle vesti indossate dalla donna, che riportano le simbologie degli Sforza». Ma Monna Lisa potrebbe anche essere Bianca Giovanna Sforza, signora di Voghera. E dai vestiti non si può capire: per lo storico Gregory Lubkin «un abito uguale, o forse lo stesso, prima di Isabella fu indossato da Bianca Maria Visconti tra il 1466 e il 1467 nei tre mesi finali del lutto per la morte del marito».