REDAZIONE PAVIA

Pavia, è caos Ztl. Si parte, ma senza multe

L’entrata in vigore della zona a traffico limitato in corso Carlo Alberto parte nel caos di Manuela Marziani

Ztl in centro

di Manuela Marziani

Pavia, 11 settembre 2014 - L’entrata in vigore della zona a traffico limitato in corso Carlo Alberto parte nel caos. Informazioni confuse e contradditorie hanno prodotto un unico risultato: il corso è più trafficato di prima. Non solo ci sono auto in transito, ma se ne trovano altre in sosta negli spazi dove da settimane le strisce da blu sono diventate nere, quindi cancellate, e altre ancora lasciate persino fuori dagli stalli. È diventata una sorte di zona franca, in barba a quando riportato sul sito internet istituzionale del Comune. «Essendo stata approntata la prescritta segnaletica stradale, dal 10 settembre prenderà il via la nuova regolamentazione della circolazione nelle aree summenzionate, seppure con gradualità, attraverso l’ accompagnamento dei cittadini durante una fase transitoria» si poteva leggere sulla home page. In realtà “l’accompagnamento” ieri pomeriggio si è limitato a un unico avviso di cortesia lasciato sotto il tergicristallo di un’auto. «A seguito dell’istituzione della nuova Ztl — informava il foglietto — si invita a non sostare nella presente via. In caso contrario verranno applicate le sanzioni previste dal codice della strada». Chiaro. Se parcheggi ancora rischi una contravvenzione. Ma un cartello che indichi la zona a traffico limitato? 

«Preferiamo partire in ritardo e fare in modo che l’informazione arrivi a tutti i cittadini, anche a coloro che sono rientrati da poco dalle vacanze — ha promesso l’assessore alla Mobilità, Davide Lazzari — La polizia locale, quindi, non passerà immediatamente ad elevare contravvenzioni». Secondo l’assessore in corso Carlo Alberto si sta dando corso a quella che viene chiamata «sperimentazione». «Ieri abbiamo cominciato con le segnalazioni sul parabrezza — ha proseguito Lazzari — da lunedì sul corso ci saranno gli agenti e il 26 e il 27 scatteranno le multe».

Occorre dotarsi di un permesso di transito e sosta nella zona a traffico limitato e piano piano anche il personale dell’università dovrà trovare un mezzo alternativo all’auto per raggiungere l’ateneo.Anche ieri, il cortile teresiano che si sarebbe voluto sgombro dalle auto come un proseguimento di piazza Leonardo da Vinci era un parcheggio. «In corso Carlo Alberto, nominalmente “chiuso al traffico”, continueranno a transitare i dipendenti dell’università — ha criticato l’ex assessore Marco Galandra — E non poteva essere altrimenti. Ma perché, questa chiusura?»

manuela.marziani@ilgiorno.net