Zavattarello, sindaco agli arresti domiciliari: "Provvedimento eccessivo"

L’avvocata Gandini difende Simone Tiglio: i fatti non sono cambiati per nulla rispetto a tre anni fa

Simone Tiglio, 37 anni, è attualmente sospeso dal ruolo di sindaco

Simone Tiglio, 37 anni, è attualmente sospeso dal ruolo di sindaco

Zavattarello (Pavia), 23 marzo 2022 - "Nelle 18 pagine dell’ordinanza non vengono citati o contestati fatti ulteriori a quelli cristallizzati alla fine del marzo 2019". Ilaria Gandini, avvocato difensore di Simone Tiglio, sindaco (sospeso) di Zavattarello, preannuncia di fatto il ricorso contro la misura cautelare, agli arresti domiciliari, chiesta dalla Procura e concessa dal Gip, eseguita lunedì mattina dalla Guardia di finanza, quasi tre anni dopo i fatti. Ovviamente si dovrà prima tenere l’interrogatorio di garanzia, a ieri non ancora fissato, ma la legale già esprime tutti i dubbi e le perplessità su un arresto che a molti a Zavattarello era parso tardivo se legato “solo” a indagini, peraltro già note, venute alla luce appunto nel marzo 2019. "Devo ancora acquisire l’intero fascicolo - premette l’avvocato - ma dalle carte attualmente visionate non ci sono stati da allora sviluppi d’indagine, non c’è alcun riferimento a successive attività, ma tutto si è fermato al marzo 2019. Certo, con il Covid nel 2020 sono state prorogate tutte le scadenze inerenti ai fascicoli aperti e, non avendo ricevuto la notifica di chiusura delle indagini ma solo d’apertura delle stesse, sapevamo che il procedimento era ancora in corso. Dovremo approfondire le tempistiche dell’applicazione della misura cautelare".

Al sindaco Tiglio vengono contestati due capi d’imputazione provvisoria, la "turbata libertà degli incanti" per la vicenda dell’asilo nido e la "rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio" per la vicenda della Rsa comunale. In merito alla prima, quella appunto già nota per la perquisizione in Comune a Zavattarello nel marzo 2019, l’avvocato si limita a puntualizzare alcuni aspetti che verranno avanzati dalla difesa nelle opportune sedi. "Viene contestata la turbativa d’asta - sintetizza Ilaria Gandini - per un’asta che non c’è stata. Senza entrare nel merito della strategia difensiva, ma ricostruendo la vicenda già nota dall’avvio delle indagini nel 2019, l’oggetto della contestazione riguarda un avviso esplorativo per manifestazione d’interesse che poi non ha avuto alcun seguito: l’asilo non è stato né aperto né affidato in gestione, perché l’amministrazione comunale aveva fatto altre scelte. Non solo per l’arresto della persona indagata in concorso, per altri reati che nulla hanno a che fare con queste contestazioni, con procedimento peraltro già chiuso. Mi ha stupito che quasi tre pagine dell’ordinanza siano dedicate alla descrizione di fatti che, pur essendo citati come occasione d’avvio di questo filone di indagini, non sono per nulla attinenti ai reati contestati".