Gestione del nido e nomina in Rsa: il sindaco finisce ai domiciliari

Zavattarello, per la scuola a Tiglio viene contestato di essersi accordato preliminarmente con un imprenditore

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di Stefano Zanette

Dal 2019 era già indagato in stato di libertà, ora è agli arresti domiciliari e sospeso dall’incarico di sindaco di Zavattarello. Simone Tiglio, 37 anni, rieletto nelle comunali del 2019, deve rispondere di fatti che risalgono al 2018 e 2019. L’ordinanza applicativa di misura cautelare personale (arresti domiciliari) emessa dal Gip ed eseguita ieri dalla Guardia di finanza di Pavia su delega della Procura, contesta l’ipotesi di reato di "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente". La vicenda riguarda il "bando di gara - spiega la Procura - per l’assegnazione della gestione di un asilo nido". Si tratta dell’avviso esplorativo per manifestazione d’interesse finalizzato ad assegnare la gestione dell’asilo nido comunale per il periodo dall’1 marzo al 31 luglio 2019. Le indagini della Guardia di finanza di Voghera hanno contestato al sindaco, a 2 funzionari pubblici e a un imprenditore, a vario titolo, i reati di "turbativa d’asta, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio".

In base alle risultanze delle indagini, "il sindaco e l’imprenditore indagato - spiega la Procura - avevano preliminarmente concordato i dettagli di tutte le fasi ad evidenza pubblica previste per la gara d’appalto, tra cui la bozza del capitolato speciale di gara per l’affidamento del servizio integrata con le modifiche suggerite dal privato imprenditore, nonché l’effettuazione di sopralluoghi congiunti finalizzati a definire, prima della presentazione delle offerte, il successivo acquisto da parte del Comune di tutto il materiale per l’avvio e il funzionamento della struttura". Ma non solo. Altre presunte irregolarità riguardano anche un’altra struttura comunale, la Rsa: "Le indagini - prosegue la Procura - hanno fatto emergere anche diverse anomalie con riferimento alla procedura di selezione del direttore di una Residenza sanitaria assistenziale nel medesimo comune. Gli ulteriori approfondimenti investigativi che, oltre al citato sindaco, hanno coinvolto anche il presidente della Commissione esaminatrice del concorso e un altro dipendente pubblico, hanno permesso di appurare che gli indagati avrebbero agevolato una candidata “gradita“ nella preparazione delle previste prove scritte e orali, anticipando alla stessa le domande che la Commissione avrebbe sottoposto il giorno degli esami". Per questa vicenda, già nel marzo 2019 erano scattate perquisizioni in Comune e il sindaco ne era uscito da indagato. Ora, con l’arresto ai domiciliari, dalla Prefettura hanno confermato la sospensione del sindaco, un atto dovuto, con l’incarico temporaneamente affidato al vicesindaco Mauro Colombini.