Vigevano, eredità fantasma da 43 euro: "La successione ne costa mille"

Famiglia vittima di un paradosso. Il terreno era stato ceduto al Comune per fare un parcheggio ma dopo aver sottoscritto il preliminare l’accordo non era stato perfezionato davanti al notaio

Il sindaco Andrea Ceffa promette riscontri

Il sindaco Andrea Ceffa promette riscontri

Vigevano (Pavia) - Più di mille euro. È quanto dovranno pagare gli eredi di un vigevanese che, ormai 18 anni fa, cedette una piccola porzione della sua proprietà, poco più di una decina di metri quadri, per consentire la realizzazione di stalli per la sosta. Il problema? Dopo aver sottoscritto il preliminare, il Comune di Vigevano non versò i 43 euro complessivi, valore stimato della superficie e soprattutto non provvedette al rogito. Così di fatto la proprietà è rimasta in capo all’uomo nel frattempo scomparso. "Entro fine anno dobbiamo perfezionare la successione – spiegano i parenti – che ci costerà oltre mille euro. Dall’inizio dell’anno abbiamo cercato un dialogo con il Comune che non c’è mai stato. Peggio. Anche le mail inviate per posta certificata dall’avvocato al quale nel frattempo ci siamo rivolti, sono rimaste lettera morta". La vicenda risale al 2004: allora l’amministrazione comunale ha provveduto all’esproprio bonario di alcune aree di una strada attigua a corso Torino per la realizzazione di stalli per la sosta, approntati entro pochi mesi. Peccato che la definizione del passaggio di proprietà, problema che riguarda anche altre diverse persone, non sia mai avvenuta.

"Se questa situazione non si dovesse risolvere a breve dovremo pagare quella somma non dovuta – aggiungono –. Il Comune non intende accollarsi almeno le spese di successione per quella parte di proprietà. Ci hanno spiegato che "non ci sono i soldi". E nemmeno si sono prese in considerazione soluzioni alternative, magari scalando il dovuto dalle future tasse locali o prevedendo una dilazione su base pluriennale. Niente, come se il problema non esistesse". E invece c’è. E nonostante tutto lo si ignora. "Sono al corrente della situazione perché ne sono stato informato – ammette il sindaco Andrea Ceffa –. Mi interesserò presso gli uffici competenti per capire se e come si è proceduto. Se ci sono mail certamente riceveranno una risposta nei tempi più celeri possibile. Bisogna capire se esistono normative che abbiano influito sulla definizione della questione. L’auspicio è di poterla risolvere con soddisfazione di tutti".

Intanto però il calendario scorre e la data di chiusura della pratica è sempre più vicina. "Non ci spieghiamo questa tempistica lunghissima – aggiungono gli eredi del cittadino vigevanese - soprattutto perché il problema non nasce oggi. Sono mesi che gli uffici comunali interessati sono al corrente della situazione e tutto è fermo. Possiamo pensare che sia stato necessario del tempo per ricostruire tutti i passaggi ma oggi dovrebbero essere chiari. E si dovrebbe poter chiudere la pratica anche perché parliamo di somme esigue per un ente locale". In questa "zona grigia" sono sospesi anche gli altri cittadini che nella stessa via hanno visto espropriarsi qualche metro quadro. Una grana che rischia di perpetuarsi ogni volta che sarà necessario procedere ad una successione.