Vigevano, calzaturificio Moreschi: "Erano false promesse"

Gianbeppe, presidente dell’azienda, firma con i figli un duro comunicato sulla cessione del 50,37% delle quote societarie alla Hurley Sa di Scalfi

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"Ci troviamo davanti a una operazione strutturata per il profitto di un soggetto e in danno dei nostri dipendenti, della nostra azienda e della nostra famiglia". Gianbeppe Moreschi, presidente dell’azienda che rappresenta uno dei brand d’eccellenza della calzatura italiana, firma con i figli Mario, Stefano e Francesco, un duro comunicato per fornire la propria versione sulla cessione del 50,37% delle quote societarie alla Hurley Sa di Guido Scalfi. "La sofferta decisione – si legge nel documento – è stata assunta a seguito della difficile congiuntura per rilanciare l’azienda e salvaguardare i dipendenti. La cessione è stata senza corrispettivo – continua il comunicato – ma a fronte dell’impegno della tutela dei dipendenti, la definizione a stralcio del debito con le banche entro il 30 settembre e la definizione di un piano di ricapitalizzazione per il rilancio della società. Con sorpresa e disagio abbiamo invece scoperto che Giudo Scalfi si è reso gravemente inadempiente a tutti gli impegni assunti non intraprendendo nessuna delle azioni che si era impegnato a fare. Anzi, come amministratore di fatto della Moreschi, aveva creato pesanti danni alla società. Da lui non abbiamo ottenuto alcun chiarimento e le trattative con le banche non sono mai iniziate. "Sono tre mesi - continua la famiglia Moreschi - che Scalfi e Cremonti affermano che l’accordo con le banche è prossimo a essere chiuso, ma nell’ultimo incontro tutte hanno dichiarato di non conoscere Scalfi e la Hurley SA, giungendo a definirli "soci fantasma". Purtroppo, ci siamo fidati di chi ha fatto false promesse. Ora ci muoveremo nelle sedi più opportune per bloccare questa operazione. Non lasceremo che distruggano un’azienda storica".Umberto Zanichelli