
Catia Rovati
Pavia - Aprire il giornale e scoprire che, a tua insaputa, due box, due posti auto e due rustici di tua proprietà sono stati venduti all’asta. È quanto accaduto a Catia Rovati, ma che potrebbe accadere a chiunque, perché spesso le società che si occupano del recapito delle raccomandate non le consegnano personalmente all’intestatario, ma se non è in casa, lasciano un avviso affisso sulla cassetta della posta o appoggiato in bacheca. "Un atto giudiziario si dà per notificato, con conseguente decorso dei termini per eventuale opposizione – ha spiegato Rovati –, anche se non effettivamente ritirato e visto per mancata ricezione dell’avviso di giacenza. Personalmente, non avendo ricevuto atti giudiziari e soprattutto non trovando i relativi avvisi, che poi ho saputo sono tornati tutti al mittente “per compiuta giacenza”, mi sono vista vendere all’asta dei beni".
Non solo, anche raccomandate contenenti assegni, comunicazioni da parte del datore di lavoro della donna e di enti assicurativi che aspettava sono tornate al mittente per compiuta giacenza. "Mi è stato pignorato un quinto dello stipendio per problemi per i quali davanti a un giudice avrei dimostrato le mie ragioni - ha proseguito Catia Rovati -, ma non l’ho potuto fare. Sono pure stata condannata in contumacia non avendo mai ricevuto la notifica dell’atto introduttivo". La famiglia ha problemi dal 2003 e dal 2018 allo scorso anno, affidandosi a un legale, ha presentato 6 denunce contro ignoti. "Mi sento violentata da questo sistema - ha aggiunto la donna, che insieme al marito sta combattendo questa battaglia ora nelle mani dell’arbitro bancario -. Possibile che il cittadino sia sempre in malafede? Che voglia sempre fare il furbo? La compiuta giacenza è una trappola. Ed è anche inconcepibile che nessuno si assuma responsabilità. Le banche non forniscono la documentazione nel caso in cui ci siano problemi, le società di recapito non sono responsabili perché pare sia consuetudine lasciare gli avvisi e noi? Ogni tre mesi facciamo una visura per verificare se la casa in cui viviamo sia ancora di nostra proprietà. E’ vivere questo"?